«Il nodo gordiano dentro l’Astea Spa della presenza del socio privato Consorzio Gpo (socio in Ireti/Iren), voluta e difesa da sindaco Dino Latini delle Liste civiche al Governo di Osimo sin dal primo mandato dovrà essere sciolto delicatamente o… tagliato». A sostenerlo è il Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua bene comune- comitato di Osimo. «Ora che è pervenuta la risposta autorevole dell’Agcom al quesito esplicito posto dal presidente Gentilucci e dall’Assemblea dei Sindaci dell’Aato 3, di cui Osimo con l’Astea Spa fa parte, «è chiarissimo che la gestione dell’acqua pubblica dentro l’Aato n.3, se si vuole davvero, e non solo a parole per tacitare il popolino, dovrà passare con la liquidazione /estromissione del socio privato in Astea» sottolinea il comitato per l’acqua pubblica di Osimo. Sarà questo il nucleo del dibattito che si svolgerà ad Osimo domani sera, mercoledi 11 dicembre alle ore 21, presso la Sala Roberto Mosca (c/o Urp ) organizzato dal Coordinamento marchigiano dei Movimenti per l’Acqua pubblica e dal “Comitato per l’Acqua Pubblica –Osimo ” dal titolo: “No alla privatizzazione dell’acqua in tutto l’Aato 3 Marche centro – il socio privato va subito estromesso da Astea”
L’introduzione di David Monticelli (Comitato di Osimo) ripercorrerà l’impegno dei cittadini osimani che dal 2011, «dall’epoca della raccolta delle firme a livello nazionale per il referendum – annuncia il comunicato – che dimostrò come non mai la volontà popolare degli italiani tutti, a stragrande maggioranza, si oppongono a ogni sorta di privatizzazione della risorsa acqua e della sua gestione. Accennerà alle battaglie anche a livello di Consiglio comunale portate avanti dal Comitato di Osimo con il portavoce Alberto Orioli, da alcuni partiti della Sinistra e dal Movimento 5 stelle ( di cui 1 stella delle 5 sta a significare proprio l’obiettivo di garantire la gestione pubblica dell’acqua) nel corso degli anni contro la presenza del socio privato in Astea Spa e rilancerà le attività del Comitato nei prossimi mesi per costruire una forte opposizione al percorso in atto di affidamento obbligatorio del servizio ad un nuovo soggetto che seppur indirettamente sostiene la presenza del privato e apre alla gara tra l’Iren e le altre multinazionali dell’acqua interessate al massimo profitto sull’oro blu».
Seguirà l’intervento autorevole di Massimo Rossi, portavoce del Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica che con la sua presenza e partecipazione alle Assemblee dell’Aato n.3 e degli altri Ambiti ottimali della Regione Marche esporrà i percorsi possibili e le critiche ai tentativi per giungere entro i prossimi mesi ad un affidamento diretto ad una nuova società unica, in house, che rispetti il requisito del capitale interamente pubblico e quello dell’attività prevalente. «Requisiti prescritti dall’ordinamento europeo che per l’Agcom la Società Centro Marche Acque S.c.r.l. attualmente non possiede, essendo titolare solo del 78,68% del capitale, mentre il 21,32% del restante capitale appartiene al Consorzio privato, a sua volta partecipato al 62,35 % dalla Società privata Ireti Spa» prosegue la nota. Il dibattito vedrà la partecipazione dei sindaci, invitati dal Coordinamento Marchigiano, dell’Astea Spa e dell’Aato 3 Macerata-Centro Marche e del suo presidente sindaco Alessandro Gentilucci che ha assicurato la sua partecipazione. «Per il Comune di Osimo si spera nella partecipazione degli ex sindaci e dell’attuale Commissario governativo» chiude il Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica.
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