Un 32enne e un 22enne stranieri, sono stati arrestati dai carabinieri del Norm della Compagnia di Jesi.
I militari dell’Arma, ieri mattina sono intervenuti a seguito di una prima segnalazione effettuata da un ragazzo, anche lui straniero, ospite di una struttura. Il giovane aveva messo in fuga due persone dopo averle sorprese a rovistare nel proprio zainetto.
Pochi minuti dopo, ecco una seconda segnalazione per un furto avvenuto all’interno di un’attività commerciale nell’area del mercato comunale. I militari immediatamente intervenuti, hanno ascoltato il titolare dell’attività, che ha spiegato come, dopo averlo distratto, i due gli avevano rubato una borsa contenente il proprio portafogli con all’interno del denaro, i documenti personali e due tessere bancomat.
Mentre raccontava il tutto ai carabinieri, la vittima ha ricevuto un avviso sul proprio cellulare, riguardante due transazioni effettuate utilizzando il proprio bancomat.
I carabinieri a questo punto si sono precipitati nella tabaccheria dove erano state effettuate le transazioni, sorprendendo così i due che, inoltre, corrispondevano alle descrizioni fornite, mentre si allontanavano di corsa in direzione Porta Valle.
Uno, nello scappare, ha tentato di disfarsi del bancomat lanciandolo per strada. La circostanza non è però sfuggita ai militari che lo hanno recuperato e hanno poi provveduto a bloccarli. Nel corso della successiva perquisizione, è stato trovato anche il secondo bancomat oltre a due bottiglie di vodka queste ultime rubate, come emerso dai successivi accertamenti, in un supermercato nelle immediate vicinanze dell’attività commerciale dove avevano messo a segno il furto della borsa.
La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario mentre, a conclusione degli accertamenti, i due stranieri sono stati arrestati nella flagranza dei reati di furto continuato aggravato e di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Questa mattina, il giudice ha convalidato l’arresto e applicato ad entrambi la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Ancona.
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