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Con precedenti per lesioni, resistenza,
oltraggio e guida in stato di ebbrezza:
rimpatriato un 31enne

ANCONA - L'uomo si trovava sottoposto al regime della semilibertà nel carcere del Barcaglione. Polizia impegnata in prima linea anche sul fronte dell'accoglienza

E’ stato espulso e accompagnato dalla polizia alla Frontiera aerea di Roma Fiumicino da cui è partito con destinazione Quito.
L’uomo, un 31enne ecuadoriano, era già stato destinatario di numerose condanne per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, danneggiamento e guida in stato di ebbrezza. Si trovava sottoposto al regime della semilibertà nel carcere del Barcaglione.
In merito all’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, sono 126 i provvedimenti di espulsione del prefetto. Sono stati invece 117 gli ordini a lasciare il territorio nazionale firmati dal questore, mentre risultano 42 gli stranieri accompagnati ai Cpr presenti sul territorio nazionale.
Con il cittadino ecuadoriano, sono stati 44 gli stranieri direttamente rimpatriati nei loro paesi di origine perché ritenuti socialmente pericolosi.
Anche nel versante dell’accoglienza di cittadini stranieri, la polizia di Ancona è impegnata in prima linea.
Dal gennaio 2023 il porto dorico è teatro di sbarchi di migranti a seguito di operazioni di salvataggio condotte al largo delle coste nordafricane. Nel solo anno corrente, sono stati 5 gli eventi umanitari, su 12 in totale, portati a compimento dalla ormai collaudata macchina dell’accoglienza, coordinata dalla prefettura.
Oltre 600 gli uomini, le donne e i bambini che hanno trovato ad Ancona un porto sicuro. Numeri importanti per il capoluogo marchigiano che assumono ancora più significato se sommati agli altri dati dell’accoglienza: più di 1.600 i cittadini stranieri che hanno avanzato una richiesta di protezione internazionale e che, nell’arco di 30 giorni al massimo, hanno ottenuto un attestato che gli consente di soggiornare regolarmente. Quasi 17mila i permessi di soggiorno prodotti dagli sportelli dell’Ufficio Immigrazione.
«Una sana e corretta gestione del fenomeno migratorio – ha commentato il questore -, implica complesse valutazioni. Da un lato occorre garantire cure, assistenza e regolarizzazione a chi ne ha diritto, dall’altro è fondamentale limitare i fenomeni di clandestinità ed irregolarità specie quando questi possano dar vita episodi di delinquenza che sfociano, poi, in una riduzione della sicurezza percepita oltreché in turbative dalla pacifica e tranquilla convivenza tra cittadini».

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