Gli alberi monumentali (Ami) i boschi vetusti (Bv) sono elementi vegetazionali di grande importanza ecologica e storico-culturale il cui monitoraggio e tutela sono a carico dello Stato e delle singole Regioni.
La Regione Marche ha incaricato l’area Sistemi Forestali del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, con la collaborazione del comando regionale dei carabinieri Forestali, di monitorare gli Ami e censire eventuali boschi vetusti presenti sul territorio regionale.
Il gruppo di lavoro è coordinato dal prof. Carlo Urbinati con la collaborazione del prof. Sergio Murolo, e composto da Tommaso Spilli, Simone Fabbri, Giovanni Pelino, Federico Fiorani, Gianmarco Braconi e Francesca Carloni.
Gli Ami comprendono alberi singoli e filari-alberate di rara maestosità e longevità, peculiarità botanica, pregio paesaggistico, nonché portatori di memorie storico-culturali.
I boschi vetusti sono lembi boschivi di almeno 10 ettari che da almeno 60 anni non hanno subito interventi selvicolturali, composti da specie autoctone e caratterizzati dalla presenza sia di rinnovazione sia di grandi alberi senescenti, nonché di legno morto in piedi o a terra. Nonostante la loro rarità, hanno un’elevatissima valenza ecosistemica quali testimoni di condizioni storico-climatiche pregresse, preziosa risorsa genetica, contenitori di elevata biodiversità vegetale e animale, nonché importanti serbatoi di carbonio.
Tutti i 123 Ami sono stati rimisurati e sottoposti a un’attenta valutazione dello stato fitosanitario e della loro stabilità mediante tecniche visive e strumentali funzionali a redigere prescrizioni gestionali sulla base della classe di Propensione al Cedimento. Dove possibile, in seguito ad acquisizione di immagini da terra e da drone è stata effettuata una elaborazione in 3D. I risultati preliminari evidenziano che oltre il 50% degli Ami è costituito da querce camporili le cui condizioni vegetative non sono sempre ottimali.
La ricerca dei boschi vetusti (Bv) è iniziata a partire da documentazione bibliografica e cartografica, da segnalazioni dei carabinieri Forestali e di esperti. Dopo specifici sopralluoghi gli operatori anche in base a rilevamenti preliminari verificano la presenza dei requisiti di legge. Dei 21 siti censiti solo due faggete, in provincia di Macerata e di Pesaro e Urbino, sono definibili boschi vetusti e saranno oggetto di ulteriori approfondimenti.
Sono stati individuati alberi con età superiore a 300 anni, aspetto che evoca sentimenti ed emozioni uniche e conferisce loro un inestimabile valore culturale. I risultati definitivi saranno presentati pubblicamente a conclusione del progetto nel corso del 2025.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati