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Decine di imprese chiudono ogni giorno,
al netto delle cancellazioni d’ufficio
la situazione resta drammatica nelle Marche

ECONOMIA - Nei primi sei mesi di quest'anno la Camera di commercio ha eliminato dai propri archivi 6.500 ditte che non risultavano più operative. A fronte di questi numeri resta alto il dato delle cessazioni di attività nelle Marche: sono state 43mila in tre anni

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di Mauro Giustozzi

Nelle Marche chiude un’impresa ogni mezz’ora. Ma quanto pesa la pulizia degli archivi camerali, svolta tramite la procedura delle cancellazioni d’ufficio (delle ditte che non risultano più operative), nel dato complessivo delle imprese che hanno cessato l’attività? Nei giorni scorsi ha fatto molto rumore la denuncia della Cna in merito ai dati forniti dalla Camera di Commercio marchigiana. Le Marche da ormai 25 mesi consecutivi sono ultime in Italia per saldo negativo mensile del numero di imprese.

Negli ultimi tre anni, la denuncia dell’associazione di categoria degli artigiani, nella nostra regione hanno cessato l’attività 43.282 imprese, con una media di 1.202 cessazioni al mese, 40 al giorno.

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Grafici dell’andamento delle imprese nel report della Camera di commercio

In pratica, nelle Marche, ogni 36 minuti e 27 secondi chiude un’impresa, un dato che non ha eguali in Italia. Numeri che spaventano e che certamente fotografano un quadro preoccupante: che però deve anche tenere conto che dentro questo dato figura anche la cosiddetta pulizia degli archivi camerali che ha inciso con una percentuale non irrilevante nel peggioramento dei numeri sull’imprenditoria marchigiana.

Facendo un salto indietro va detto che il 2023 si è concluso per le Marche con un ulteriore ridimensionamento del tessuto imprenditoriale che fa rilevare 152.947 imprese registrate (delle quali 135.199 risultano attive). In termini di imprese registrate si contano quasi cinquemila unità in meno rispetto a fine 2022 (-3,1%), mentre per l’Italia la perdita si è fermata all’1,0%.

È proseguita dunque anche nel 2023 la tendenza che opera nella nostra regione consecutivamente da oltre un decennio (ma che per l’Italia, caratterizzata da un trend più fluttuante, si presenta invece continua dopo il 2018) e che negli ultimi due anni risulta particolarmente intensificata.

Questo fattore è stato determinato per via dell’impatto importante dell’accelerazione della pulizia degli archivi camerali, svolta tramite la procedura delle cancellazioni d’ufficio (circa 6.600 quelle registrate nel 2022 e oltre 4.800 nel 2023, mentre nel 2021 furono poco più di 2mila e molte meno ancora negli anni precedenti). Dunque anche questo dato è da prendere in considerazione perché poi incide nei numeri complessivi che vengono forniti dalla Camera di commercio.

Procedura della cancellazione di ufficio che è proseguita anche nei primi sei mesi del 2024, producendo un ulteriore ridimensionamento del numero delle aziende iscritte: infatti le imprese registrate alla data del 30 giugno 2024 sono 146.263 (di cui 132.107 attive), risultato sul quale hanno inciso di nuovo anche le oltre 6.500 cancellazioni d’ufficio registrate nella sola prima metà dell’anno. Va ricordato, infine, come la provincia di Macerata è vero che continua a perdere imprese ma con numeri molto più contenuti rispetto alle altre province marchigiane.

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