«State facendo una confusione assurda su Conerobus, fuorviando l’opinione pubblica, non lo so se volutamente o perché chiaramente non distinguete le voci o leggete qualche ‘pizzino’ che non vi è stato spiegato bene». Il sindaco Daniele Silvetti è stato diretto ieri in Consiglio comunale, dopo le polemiche del giorno precedente in commissione consiliare mosse dall’opposizione di centrosinistra. «Siamo in una fase di salvataggio autentico e lo scorso anno siamo stati costretti a ridurre il capitale sociale per contenere le perdite L’amministratore delegato sta portando avanti questo progetto di risanamento, sapendo perfettamente che la strada è particolarmente tortuosa. I ristori per Covid non c’entrano niente e e ne il caro carburante perchè li abbiamo già ricevuti. Parliamo di diversi milioni di euro che ancora devono essere recuperati e che servono in qualche modo non solo a pagare le rate di mutuo che la società è stata costretta ad accendere per far fronte proprio a quei costi con i fornitori».
Silvetti ha parlato di «una situazione estremamente grave ma grazie a questo consiglio di amministrazione che la eredita, questo tocca dirlo ma non posso far diversamente altrimenti non avremmo cambiato il presidente. Parliamo di un disavanzo di quasi 10 milioni di euro ed è evidente che c’è stata una gestione molto problematica, estremamente complessa che richiedeva una ristrutturazione che noi stiamo perseguendo. Nel frattempo in quest’ultimo anno abbiamo recuperato 800.000 euro da quello che era appunto questa esposizione accumulata negli anni. Conerobus, che noi attenzioniamo e monitoriamo costantemente, vive una situazione molto difficile. Voglio chiarire che non è una questione di una corsa in più o un fermata in meno da attiare, questi sono aspetti quasi frivoli rispetto alla situazione della società estremamente difficile. – ha rimarcato il sindaco – E dico anche di più: non è vero assolutamente ha avuto meno rispetto al passato da parte della Regione proprio perché ci siamo fatti valere una volta tanto e abbiamo ottenuto tutto quello che ci spettava tanto che siamo stati attaccati da altri enti gestori di altre società di altre province. La Regione coscientemente sta salvando questa azienda».
Per AnconAmbiente il sindaco ha fatto un plauso «alla gestione oculata del presidente Gitto e del consiglio d’amministrazione. Una gestione virtuosa soprattutto all’indomani del grande progetto, molto importante strategico e fondamentale, decisivo, del gestore unico dei rifiuti. Parliamo di 1,5 milioni di euro di attivo. Proprio per questa gestione virtuosa questo 1,5 milioni di euo non si sono tradotti in un aumento di tariffe per l’utenza e non aumenteranno fino al 2026. E non facciamo confusione fra gli accontonamenti e le riserve del precedente esercizio che abbiamo giustamente distribuito perché quelli sono i soldi degli anconetani e alla luce del nuovo gestore unico avremmo dovuto dividerli per una società che per il 90% del Comune. Quindi, lo rivendico, è un elementare soluzione di diritto societario: nel momento in cui vado ad aumentare il capitale e far entrare i nuovi soggetti, io vado alla mia alla ridistribuzione degli utili. Doveva essere assolutamente fatta quell’operazione perché abbiamo restituito i soldi alla città e cittadini».
Per AnconaServizi il sindaco ha commentato: «il direttore è lucido e ha una visione molto chiara di quella che in realtà è una società di servizio multiutility al 100% del comune di Ancona che sta aumentando i propri asset, che ha delle competenze che sta acquisendo e soprattutto che ha un mercato che sta acquisendo. Ho dato un indirizzo preciso alle nostre partecipate e alle nostre controllate di aggredire il mercato e di essere leader in questa provincia. L’ho fatto con Conerobus, Ancona Servizi e AnconAmbiente con il gestore unico, Questa e’ una posizione che rivendichiamo con forza, l’affidamento in house attraverso AnconAmbiente ha una prospettiva, non quello che invece avete improntato voi – ha detto riferendosi all’opposizione di centrosinistra – caduto sotto i colpi della Corte dei Conti e che stava per affossare VivaServizi che stava rischiando di diventare non bancabile, Questa è la verità dei fatti, questo è il progetto che stiamo portando avanti come amministrazione di centrodestra che vuole il rinnovamento non costi quel che costi. Perchè se qualcosa di buono, noi lo manteniamo mentre la vostra gestione delle partecipate è stata totalmente fallimentare e noi vogliamo la totale discontinuità».
La seduta ieri rischiava si saltare per mancanza del numero legale perché il consigliere Andreani ha avvertito un malore e ha dovuto lasciare l’aula. Il quorum è stata garantito alla maggioranza dal consigliere di minoranza Mandarano. ‘Ripartiamo dai Giovani’ la lista rappresentata da Andreani, a conclusione dei lavori attraverso il segretario Francesco Itto, ha espresso il proprio disappunto per il comportamento di alcuni consiglieri di minoranza, «che riteniamo poco corretto e in contrasto con il dovere istituzionale di garantire il regolare svolgimento del Consiglio comunale. Durante la recente seduta consiliare, si è verificato un episodio spiacevole: approfittando del momentaneo malessere del nostro consigliere Francesco Andreani (che veniva soccorso da altri due consiglieri medici), alcuni rappresentanti dell’opposizione hanno abbandonato l’aula con l’intento evidente di far mancare il numero legale necessario per garantire il proseguo del consiglio comunale. Un gesto che non solo ha ostacolato il regolare svolgimento del Consiglio, ma ha anche dimostrato una scarsa considerazione per le istituzioni e per i cittadini che queste rappresentano. Riteniamo questo comportamento estremamente sleale e decisamente lontano dal nostro ideale di politica cittadina. Vogliamo rassicurare che Francesco, dopo alcuni accertamenti in ospedale, si sta riprendendo e tornerà presto al suo lavoro da consigliere. Confidiamo che episodi del genere non si ripetano e che il dialogo politico possa tornare ad essere animato da principi di correttezza e collaborazione».
(Redazione CA)
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