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«Nuova scuola di Castelfidardo,
il cantiere è fermo e dopo sei anni
la colpa sarebbe della Regione?»

CASTELFIDARDO – A domandarselo sono il consigliere regionale Marco Ausili e quello consiliare Marco Cingolani (entrambi FdI) nel rispondere alle critiche mosse dal primo cittadino fidardense all’ente sovracomunale per i grandi progetti della città della fisarmonica

da sin. Marco Cingolani e Marco Ausili

 

«Il sindaco Roberto Ascani incolpa la Regione, con la quale in realtà non ha mai cercato un dialogo per ricevere un contributo in questo senso, ma sulla scuola di Castelfidardo il problema è che la sua Amministrazione non è ormai riuscita a rispettare i termini di tempo per la procedura di finanziamento, bruciando così i relativi 3,5 milioni di euro». Commentano cos le parole tglienti el primo cittadino di Castelfidardo che ha definito «inerte» la Regione Marche sui alcuni grndi progetti di Castelfidrdo, il consigliere Marco Ausili ed il consigliere comunale Marco Cingolani (entrambi di FdI).

Ausili e Cingolani evidenziano nella loro nota che «il sindaco attacca, ma dovrebbe sapere benissimo che ogni situazione relativa agli appalti pubblici ha una sua storia pregressa e soprattutto una possibile evoluzione, positiva o negativa, in base alle normative vigenti e alla tipologia di finanziamento ottenute. Un finanziamento Pnrr non è uguale ad un finanziamento ministeriale Bei, e per quanto riguarda Castelfidardo il termine ultimo per concludere l’appalto e poter sfruttare il finanziamento già erogato sarebbe ottobre 2025».

I due rappresentanti amministrativi di Fratelli d’Italia si domandano pertanto «cosa è stato fatto in questi sei anni, visto che l’appalto di cui parliamo è relativo al 2018 e ad oggi sono state iniziate ma non terminate le fondazioni, non c’è più una ditta che esegue i lavori in quanto è stato scelto di risolvere il contratto con la ditta che aveva vinto l’appalto, c’è un contenzioso legale in atto e le altre ditte in graduatoria hanno rifiutato di continuare. In buona sostanza, siamo fuori tempo massimo per poter continuare l’opera e nessun finanziamento da parte della Regione, peraltro non richiesto dal Comune, avrebbe potuto garantire un epilogo positivo».

 

«Abbiamo approvato il bilancio con tanti progetti nonostante l’inerzia regionale»

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