E’ già stata ribattezzata la polemica di Natale. Ha sollevato un vespaio di critiche ma anche tanti commenti a sostegno la scelta della dirigente scolastica dell’Itc-licei Corridoni Campana di Osimo di postare sul messaggio di auguri sulla pagina istituzionale Fb dell’istituto l’immagine della Madonna con il Bambino. La decisione della professoressa Milena Brandoni non è piaciuta a Luisa Garribba Rizzitelli, giornalista impegnata nella tutela dei diritti delle donne e della comunità Lgbtiq+, presidente Assist-Associazione Nazionale Atlete, ad Communis srl e Better Place che ha commentato «evidentemente nella vostra scuola la parola “inclusività” e “laicità” sono sconosciute. Complimenti davvero dirigente Milena Brandoni. E’ così difficile restare cattolici, credenti e religiosi senza imporre messaggi a chi non è della nostra religione o a chi è ateo? Male, anzi malissimo direi. Ps Stendo un velo pietoso su Il dirigente, visto che lei è donna e dovrebbe scrivere La dirigente…». Qualcun altro le dà manforte facendo osservare che «viviamo in un stato laico. E pure la scuola deve essere laica. Possiamo fare gli auguri senza manifestare immagini religiose, che proprio sono fuori luogo e per nulla inclusive. La fede, compresa la laicità, è uno stato intimo che mi preme ricordare».
Nel coro degli ‘innocentisti’, quello maggioritario, si sono schierati a difesa della preside i tesserati di Fratelli D’Italia Osimo facendo osservare come «in questa società in crisi di etica e principi la preside ha deciso di riportare nelle case degli studenti i simboli di pace, amore e famiglia che da sempre rappresentano la nostra storia e la nostra tradizione più intima».
Anche l’ex assessore di Loreto, Roberto Bruni, si è detto stupito. «Oggi sembra che qualsiasi riferimento al Natale debba essere “neutro” per non offendere. – fa osservare – Ma non dimentichiamoci cosa significa davvero Natale: è la nascita di Cristo, un messaggio di pace, speranza e amore universale, valori che non escludono nessuno, ma uniscono. La vera inclusività non è cancellare, ma accogliere. Viviamo in una società in cui il ruolo dell’educazione è sempre più cruciale per formare i giovani e prepararli a essere cittadini responsabili e consapevoli. Se non invertiamo la rotta, rischiamo di perdere una generazione vittima di un sistema che teme di educare, che evita di parlare di valori, di identità, di ciò che ci lega come comunità. È proprio la scuola, con il supporto delle famiglie, a dover essere un faro per i giovani, un luogo in cui crescere con il rispetto per le diversità, ma senza rinunciare alle radici. Alla dirigente Brandoni va la mia solidarietà: il coraggio di rimanere fedeli a valori profondi, in un’epoca di relativismo, è raro».
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale di Castelfidardo, Marco Cingolani (FdI) che aggiunge come «la Madonna con Gesù bambino sono simboli di incisività assoluti. Sono simboli riconosciuti e rispettati anche dalle altre religioni, che generalmente non hanno mi protestato contro i simboli del Natale e non hanno mai rivendicato alcun tipo di laicità. Lo fate solo voi con le vostre ideologie frustrate, che vi permettono di avere un po’ di visibilità una volta l’anno…».
Concorda anche l’ex sindaco di Osimo ed ex presidente del Consiglio Stefano Simoncini che si complimenta con la preside del Corridoni Campana «per aver difeso apertamente la nostra tradizione del Natale. Pure a voler lasciar da parte le convinzioni religiose sulla nascita del Figlio di Dio, cosa c’è di più inclusivo e moderno della celebrazione di una donna che viene rifiutata dalla società del suo tempo, tanto da non ospitarla con il suo sposo in un albergo e costretta a partorire in una grotta di pastori?»
Chiude la carrellata di commenti il sacerdote Paolo Volpe che si domanda «come può creare “risentimento” la tenerezza di una madre col bimbo? Come può creare risentimento l’eroicità di un uomo appeso ad una croce e che ha dato la sua vita? Per chi vuol vedere c’è abbastanza luce per rimanere “laici”… poi ci sono le ideologie (politiche) e allora non c’è niente che tenga. Continuiamo a rifiutare Dio, ad arginarlo o toglierlo dalla nostra vita pur vedendo le conseguenze sbagliate e drammatiche di questa scelta… Dilagano le ingiustizie, si moltiplica la violenza, i giovani sono disorientati e confusi… ogni minuto un milione di euro e’ buttato in armi, ogni momento settanta persone muoiono di fame, ogni anno quasi quaranta milioni di persone muoiono di mal nutrimento… perché? O torniamo alla lezione di Betlemme o non c’è scampo»
Una presa di posizione alla quale la stessa dirigente scolastica ha risposto. «Ai tempi di Ponzio Pilato la folla scelse Barabba piuttosto che Gesù… la storia si ripete sempre… purtroppo non impariamo niente dai nostri errori… Ci dichiariamo tutti pacifisti in teoria, ma in realtà siamo guerrafondai nelle azioni di tutti i giorni… Buon Natale» ha scritto Milena Brandoni.
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