facebook rss

Il ‘Calendario delle Cipolle’:
ecco che tempo farà
mese per mese nel 2025

L’ESPERTO Alfio Lillini ha ‘interrogato’ l’ortaggio nel rispetto della tradizione contadina per scoprire che «l’inverno quest’anno sarà lungo, la primavera di appena un mese e settembre sarà piovoso»

 

 

Puntuale come sempre, anche quest’anno è arrivato il responso dell’ortaggio ‘meteorologo’ più diffuso che l’esperto Alfio Lillini, l’ex ferroviere jesino in pensione, ha ‘interrogato’ nel rispetto della tradizione per redigere il “Calendario delle Cipolle” per il 2025. L’inverno sarà lungo e l’estate bollente, il mese più piovoso si conferma settembre. Il primo freddo sarà registrato solo a novembre. L’antica tecnica contadina per redigere il calendario prevede il taglio della cipolla in dodici spicchi e la ‘lettura’ degli stessi il giorno seguente.

«L’anno passato 2024 con le sue 13 lune doveva portare un segnale positivo… Ma beato chi la visto? E’ stato l’anno più caldo di sempre con fenomeni di cambiamento climatico come siccità, alluvione (anche ripetute nelle stesse zone), fenomeni climatici estremi, la falda acquifera (di acqua dolce) sempre più bassa, e ne Governo, ne regioni che prendono un minimo di provvedimento x la sopravvivenza umana del futuro. L’anno 2025 si presenta con un inverno abbastanza lungo, causa una Pasqua tardiva, la primavera di appena un mese, ma alla fine di maggio già un caldo quasi da mare, un inizio di giugno variabile, ma dalla 3° decade già afoso che ci accompagnerà quasi fmo alla fine di agosto, dalla metà di settembre prime piogge benefiche e occasionali, ottobre è da autunno vero, a novembre il primo freddo, per la neve speriamo in dicembre».

Alfio Lillini

Lillini ricorda inoltre che «il 12 novembre 2024 a Baku in Azerbaigian si è aperta la Cop 29, con la partecipazione di circa 200 delegazioni di tutto il mondo per discutere della sostenibilità ambientale globale futura. Neanche dopo che le delegazione dell’Africa hanno abbandonato la discussione (per protesta), non si è riusciti a trovare un accordo sui cambiamenti climatici in atto. A causa del no delle grandi nazioni che dominano la finanza e l’economia mondiale, (non vogliamo prendere atto che abbiamo trasformato gli oceani in discariche planetarie piene di plastica), cosi facendo siamo destinati a soccombere. In Sicilia l’acqua potabile viene distribuita (in alcuni comuni) anche una volta ogni sette giorni… Governo, Regione, non muovono paglia, questi sono chiari segnali della qualità della vita vicino a noi». Infine il consueto avviso ai naviganti: «Alle nostre istituzioni tutte, voglio ricordare ancora una volta che salvaguardare e sostenere l’ambiente, in cui viviamo tutti è un dovere primario istituzionale, non intervenire solo dopo i disastri, la parola manutenzione è diventata cosa molto rara. Cosi non va affatto bene» conclude Alfio Lillini.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X