« Non si era mai vista una simile umiliazione per Chiaravalle. Come giustamente evidenziato dal nostro consigliere regionale Maurizio Mangialardi, la Giunta regionale ha inferto un vero e proprio schiaffo al sistema scolastico cittadino. Con una decisione improvvida e improvvisa, il presidente Acquaroli e l’assessora Biondi hanno modificato la delibera sul dimensionamento scolastico del 23 dicembre, nella quale non erano previsti interventi sulle scuole chiaravallesi, e con un repentino ripensamento tra panettoni e spumanti hanno deciso con una nuova delibera del 30 dicembre di accorpare l’I.C. “Rita Levi Montalcini” con l’I.C. “Maria Montessori”». Il Pd di Chiaravalle punta l’indice sul piano regionale di accorpamento scolastico
«Sono molte le assurdità di questa vicenda. – prosegue la nota del Pd di Chiaravalle – In primo luogo, nel metodo e nelle modalità: non è accettabile alcuna scelta, aldilà del contenuto, maturata nei giorni di Natale senza alcun coinvolgimento dei professori, dei genitori, della città, delle istituzioni locali (a meno che la Giunta Amicucci non fosse informata, e sarebbe una cosa gravissima). Se l’accorpamento fosse stato davvero meditato, se le decisioni prese dalla Giunta regionale fossero scaurite da una analisi seria, da un confronto con il territorio, perché non inserirlo già nella delibera del 23 dicembre? La realtà è un’altra: erano stati previsti inizialmente accorpamenti di istituti con una popolazione scolastica di gran lunga minore di quella del “Rita Levi Montalcini”, ma in territori in cui i Sindaci hanno alzato la voce contro la Giunta regionale riuscendo a strappare in extremis le modifiche occorse tra 23 e 30 dicembre».
I democratici fanno osservare inoltre che «dovendo ottemperare alle direttive ministeriali che prevedono per le Marche per l’A.S. 2025/2026 una diminuzione della autonomie da 214 a 208, la Giunta Acquaroli ha pensato bene di colpire la nostra città. A rimetterci è stata Chiaravalle anche a causa della debolezza (o alla complicità) della Giunta comunale, che non ha ancora detto nemmeno una parola di protesta circa la soppressione dell’autonomia scolastica del “Montalcini”.- prosegue la nota dei dem – La cosa ancora più assurda è che un Istituto Comprensivo con una popolazione scolastica così numerosa venga inglobato in uno ben più piccolo, il “Montessori”, di cui viene messa a rischio con l’accorpamento la scelta di adottare il metodo montessoriano. Insomma, un enorme pasticcio frutto dell’incompetenza, della sciatteria di una Giunta regionale incapace di programmare con buon senso, e invece molto sensibile a bieche logiche clientelari e elettoralistiche: pur di non scontentare qualche sindaco amico, si può ben sacrificare Chiaravalle, il metodo montessoriano, l’autonomia di un grande istituto come il “Montalcini”».
Secondo i dem d’altronde, non è certo un caso se la legge regionale 26 novembre 2012 n. 34 “Interventi per la valorizzazione del pensiero e dell’opera di Maria Montessori” (primo firmatario il consigliere regionale Pd Enzo Giancarli) non è stata finanziata nemmeno quest’anno dalla Giunta Acquaroli. «Alla kermesse di Fratelli d’Italia “Atreju” a Roma si organizzino strumentalmente mostre su Maria Montessori, mentre nei territori gli amministratori di Fratelli d’Italia e della Lega fanno di tutto per disincentivare e definanziare l’utilizzo del metodo montessoriano. – conclude il comunicato – Così, da quest’anno Chiaravalle, che conta circa 15000 abitanti e che è città natale della più celebre pedagogista a livello internazionale, avrà un solo un solo istituto comprensivo, allo stesso modo di comuni che di abitanti ne hanno 1500 o 1000. Sorprende che, di fronte a un tale ingiustificato e insensato affronto, dall’amministrazione comunale sia giunto solo un tacito assenso a questa dissennata operazione. Come Partito Democratico, combatteremo, lotteremo in ogni sede per difendere l’autonomia dei nostri due istituti comprensivi» conclude il Pd Chiaravalle.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati