Si rimette in moto la macchina politica dopo le feste natalizie e ad Osimo il centro destra con i movimenti civici fa brainstorming ragionando sulla possibilità di costruire un progetto alternativo al centrosinistra in vista delle Comunali della prossima primavera. Nel fuoco di fila dei rimpalli di accuse sulla responsabilità di chi ha affossato la legislatura del sindaco dimissionario Francesco Pirani, durata appena mesi, Dino Latini, fondatore delle storiche Liste civiche di Osimo, ed sindaco di Osimo e attuale presidente del Consiglio regionale in quota Udc, avrebbe già aperto a un progetto futuro che includa i partiti del centrodestra ma anche le varie anime dei movimenti civici, già disperse nella corsa per le Amministrative 2024. Un progetto amministrativo certo potrebbe fare da collante ma se camminerà sulle gambe di donne e uomini nuovi, perché il calo di fiducia su chi già si conosce sembra in caduta libera. Latini ha invitato i suoi ad una apericena il prossimo 17 gennaio al ristorante ‘Ada’ di Osimo solo per vivere un momento di condivisione e di ringraziamento, tralasciando per una sera discorsi e discussioni politiche.
Le sue Liste civiche Osimo, stamattina in una nota tornano a voler fare chiarezza sulle polemiche «riguardanti presunti ostruzionismi e accuse strumentali mosse nei confronti del nostro gruppo consiliare, intendiamo fare chiarezza con dati oggettivi: convocazioni e presenza nei Consigli comunali; al 13 settembre al 28 ottobre, il Consiglio comunale non è stato convocato, una decisione che non dipende da noi; dei 14 Consigli Comunali convocati da metà luglio a fine novembre, solo 2 non si sono tenuti, a dimostrazione del nostro impegno costante.- elencano i movimenti latiniani – Il Consiglio comunale dell’11 novembre non è stato ripreso non per nostra responsabilità, ma per l’assenza di altri consiglieri comunali. Con impegno e responsabilità abbiamo votato a favore di tutte le delibere consiliari proposte dal sindaco Pirani, ad eccezione dell’aumento della Tari, una scelta che rispecchia la nostra coerenza e la difesa degli interessi dei cittadini».
I civici guidati da Latini sottolineano «a differenza di altri» di non aver «richiesto incarichi nelle società partecipate o in enti comunali. Gli unici assessori richiesti dal nostro gruppo erano due, mentre altri hanno avanzato pretese ben superiori a quanto stabilito per iscritto. Noi siamo contro l’aumento della Tari, contro l’aumento delle tariffe idriche, contro l’installazione di antenne 5G invasive sul territorio comunale e contro l’ampliamento del biometano. Alla luce di questi fatti, è chiaro che c’è stato un progetto mirato a marginalizzare il nostro gruppo, cercando di annullare il nostro peso politico e istituzionale. Non si danno le dimissioni quando si ha dovere di servire la città . Tuttavia, noi non intendiamo sottrarci ai nostri doveri Gli altri consiglieri e gruppo politici devono invece spiegare ai cittadini: dove sono le loro proposte concrete? Come giustificano aumenti e decisioni impopolari? Noi continuiamo a lavorare con trasparenza e serietà, mettendo sempre al primo posto il bene della comunità» concludono le Liste civiche.
Non la pensa così l’ex assessore Sandro Antonelli, vincitore delle Primarie delle Liste civiche 2023, candidato sindaco nel 2024 con una sua coalizione civica dopo aver strappato con i movimenti latiniani e sostenitore del sindaco Pirani al ballottaggio dopo l’apparentamento. «Nuovo progetto politico….! ?- esordisce con una domanda nella sua nota – Il fondatore delle “Liste Civiche da sempre” racconta una storia diversa dalla realtà. Sminuire alcuni dati oggettivi come ad esempio il numero dei consigli comunali non avviati o interrotti per mancanza del numero legale, a causa di quattro consiglieri di maggioranza e scaricare ogni colpa e responsabilità ad altri, è tipico di chi vuole mistificare la realtà. Così come per le linee programmatiche che, con la condivisione di tutta la giunta, vice sindaco compreso, sono state riprese quasi integralmente dal programma elettorale del sindaco Pirani, ovvero del candidato scelto e appoggiato dalle liste Civiche storiche. Andavano bene per la campagna elettorale ma non più per amministrare?» chiede Antonelli.
Per lui «il vero problema, come sempre rivendicato da Latini in ogni riunione di maggioranza a cui ha partecipato, ribadito anche in uno dei pochi Consigli comunali in cui era presente, è stato quello della rappresentanza. Tutti i posti di rappresentanza e le decisioni amministrative dovevano spettare alle liste civiche da sempre, tutto doveva essere vagliato e deciso da loro…lasciando le altre forze di maggioranza come meri spettatori, sindaco compreso. Questo non poteva essere possibile e dignitoso per nessuno. Veniamo quindi ad oggi e alla proposta di credere in un programma alternativo al centrosinistra e attuarlo. Si potrebbe anche essere d’ accordo ma bisogna avere memoria storica. Nelle ultime sette tornate elettorali comunali (35 anni), Latini si è candidato per ben 5 volte lasciando a Simoncini (per obbligo di legge) e a Pirani (dopo aver rinnegato le primarie) le altre due. Per entrambi abbiamo visto come sono andate le cose. Questo porta inevitabilmente a pensare che il suddetto progetto politico si può concretizzare solo accettando che vi sia un candidato o “federatore” che decida per tutti …? Non crediamo che Osimo meriti questo – conclude Sandro Antonelli – Tuttavia ci auguriamo che con il tempo gli errori commessi vengano riconosciuti, anche se, da quanto abbiamo letto oggi, ci sembra alquanto improbabile».
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