Banda dei furti patteggia.
I 4 presi dopo un inseguimento

Banda di ladri in manette dopo un inseguimento che si era concluso a Potenza Picena, oggi tutti e 4 gli arresati hanno patteggiato 3 anni e sei mesi al tribunale di Macerata. Per tutti il giudice Francesca Preziosi ha disposto che scontino la pena agli arresti domiciliari. In manette lo scorso novembre erano finiti quattro albanesi: Bledar Qerosi, 39 anni, domiciliato ad Abbiate Grasso, Silvano Marku, 24 anni, residente a Milano, Aiken Tahiri, 29, Bledar Baloshi, 32 anni.

Nella notte tra il 28 e il 29 novembre la banda era stata inseguita dai carabinieri della Compagnia di Osimo mentre si trova a bordo di una Fiat 500 che era stata noleggiata a Porto Potenza.

Prima c’erano stati dei pedinamenti proprio perché i militari sospettavano i quattro albanesi di essere coinvolti in una serie di furti. L’inseguimento si era concluso a Potenza Picena con l’arresto di tutti e quattro per i reati di furto in abitazione, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. L’autista quando i carabinieri li avevano fermati, era rimasto a bordo mentre gli altri tre erano fuggiti nei campi. La fuga era durata poco e i carabinieri li avevano bloccati. A bordo dell’auto i carabinieri avevano trovato torce, guanti, radio portatili, arnesi da scasso e gioielli che sarebbero stati rubati, poco prima, in due abitazioni: a Monteprandone e Castel di Lama.

Ai quattro arrestati viene contestati i due furti in cui si sarebbero impossessati di circa 120 pezzi di monili in oro ed orologi. Dovevano rispondere anche di ricettazione. Per aver nascosto all’interno dell’abitazione che usavano a Porto Potenza beni oggetto di furti tra cui 1.200 euro e circa cento pezzi di monili in oro.

Finiti sotto accusa al tribunale di Macerata, i 4 imputati oggi hanno patteggiato. L’accusa era sostenuta dal pm Stefano Lanari.

(Gian. Gin.)

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