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Schianto all’incrocio dell’Abbadia:
Valfrido Tulli è morto
dopo sette giorni di agonia

OSIMO – Ex operatore dell'ufficio del Giudice di Pace, speaker sportivo per passione, attore amatoriale e batterista è deceduto ieri all’età di 77 anni all’ospedale di Torrette dove era stato ricoverato dopo il grave incidente in auto contro un furgone avvenuto lo scorso 3 gennaio all’intersezione tra via Abbadia e via Flaminia I. In attesa dell’autopsia il funerale non è stato ancora fissato

Valfrido Tulli (foto Bruno Severini)

 

Non ce l’ha fatta Valfrido Tulli. L’osimano di 77 anni, volto noto nel mondo dello sport cittadino e del teatro amatoriale, è morto ieri all’ospedale regionale di Torrette dopo una settimana di agonia dal grave incidente stradale avvenuto lo scorso 3 gennaio all’incrocio tra via Abbadia e via Flaminia I. La dinamica dello scontro è ancora al vaglio dei carabinieri di Osimo. Secondo una prima ricostruzione, l’auto a bordo della quale viaggiava il 77enne e un furgone erano entrati in collisione, coinvolgendo nell’urto violento anche una terza vettura. Tulli era arrivato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette e le sue condizioni cliniche, già critiche, si sono aggravate irrimediabilmente. La notizia della sua scomparsa è corsa veloce in città suscitando un grande sgomento.

«Osimano doc è stato per tanti anni figura di riferimento dell’ufficio del Giudice di Pace di Osimo, impegno lavorativo che univa con la passione per il teatro dialettale dove si cimentava come attore e per la musica come stimato batterista in tante band osimane.- ricorda l’ex capogruppo del Pd, Paola Andreoni – Ma Valfrido è stato soprattutto la voce dei tanti avvenimenti sportivi osimani. E’ stato lo speaker ufficiale dell’Osimana allo stadio Diana. Tutte le domeniche la sua voce ha risuonato negli autoparlanti di via Olimpia e rimbombava anche in tutto il quartiere San Marco e in tutti i cuori della tifoseria dei “senzatesta” sugli spalti. La frase: “Amici sportivi, un saluto dallo stadio Diana” con cui precedeva l’atteso annuncio delle formazioni, ha accompagnato diverse generazioni di tifosi giallorossi. Poi la sua voce è passata ad accompagnare e scandire i successi degli atleti delle gare di corsa organizzate dai suoi amici della Bracaccini Atletica Osimo. Mi unisco con grande dolore al lutto della famiglia, della moglie Ombretta e dei figli, del presidente e di tutti soci della Atletica sportiva Bracaccini Osimo, e di tutti i suoi amici per la sua perdita»

Andreoni ricorda inoltre come Valfrido «che non disdegnava di cimentarsi anche in qualche gara, era sempre “il re del microfono”. Sapeva di ogni atleta, – grazie ad un efficace metodo di archiviazione e una attenta raccolta di informazioni – raccontare minuziosamente prestazioni, risultati ed aneddoti. Nelle conviviali della società di Atletica era il “mattatore-presentatore” della festa, quando il microfono dello speaker sapeva tramutarsi in un divertente animatore esaltando le qualità migliori di ogni socio dell’associazione di via Vescovara». In attesa di svolgere l’esame necroscopico, la salma resta ancora a disposizione della autorità giudiziaria e il funerale non è ancora stato fissato.

 

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