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Addio ad Oliviero Toscani,
a Senigallia e Civitanova
mostrò “La razza umana”

LUTTO - Nel 2009 firmò uno degli appuntamenti di maggior successo del festival "Tuttoingioco" diretto da Hermas Ercoli e voluto dalla Fondazione Carima. Nel 2019-.2020 l'esposizione fu ospitata sulla Spiaggia di Velluto. Maurizio Mangialardi: «Una testimonianza fortissima di dignità e tenace vitalità»

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Oliviero Toscani

 

Si è spento, all’età di 82 anni, il fotografo Oliviero Toscani: lo ha annunciato la famiglia in un breve comunicato stampa. «Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali», si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli.

Oliviero Toscani è morto nell’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato alcuni giorni fa per l’aggravarsi delle sue condizioni. Soffriva di amiloidosi. A Civitanova fu protagonista, nel 2009, di una grande mostra, “La razza umana” – e di una affollatissima conferenza con Achille Bonito Oliva- che inaugurò il festival Tuttoingioco, sostenuto dalla Fondazione Carima dell’allora presidente Franco Gazzani e curato per la parte artistica da Hermas Ercoli.

Mostra e conferenza che ebbero eco nazionale, come accadeva sempre quando a firmare le iniziative era quell’Oliviero Toscani capace di innovare i linguaggi, i contenuti e i metodi di comunicazione. «Fu una grande iniziativa, ricordo quella mostra e le foto che Toscani fece anche al pubblico. Un grande successo – dice Franco Gazzani – Ricordo anche quella giornata civitanovese trascorsa con il  grande Oliviero Toscani, profondo, estroverso e molto simpatico. La sua scomparsa mi rattrista molto».

«Ho appreso con grande dolore della morte di Oliviero Toscani.- scrive Maurizio Mangialardi, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Senigallia – Genio della comunicazione e fotografo originalissimo, ho avuto il piacere di incontrarlo in occasione della sua mostra “Razza Umana” ospitata a Senigallia tra il 2019 e 2020. Non solo artista eccezionale, ma anche uomo dotato di un’energia travolgente, perspicace, attento, capace di cogliere in maniera inimitabile le trasformazioni della nostra società che ha contributo a rendere più aperta e con meno pregiudizi. Ha illuminato anche nei suoi ultimi mesi di vita: colpito da una grave malattia che lo ha brutalmente debilitato nel fisico, non ha tuttavia mai perso la sua lucidità, il suo spirito. Una testimonianza fortissima di dignità e tenace vitalità. Lascia un vuoto incolmabile».

 

 

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