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Biometano ad Osimo, il caso
approda in Consiglio regionale
e in Parlamento

DOMANI l’Assemblea legislativa delle Marche discuterà l’interrogazione a tema presentata dal gruppo del Pd che si allinea alle posizioni del comitato di protesta contro la riconversione dell’impianto di via Coppa mentre il deputato del M5S Sergio Costa ha chiesto gli atti per portare la questione all’attenzione di Montecitorio

 

Il parlamentare del M5S Sergio Costa dopo incontro del 3 dicembre scorso, ha chiesto la documentazione al comitato che si batte contro la riconversione dell’impianto di biogas in biometano di via Coppa. L’onorevole pentastellato è intenzionato a portare la questione in aula e darle rilevanza nazionale. Domani invece della questione si parlerà anche in Consiglio regionale grazie all’interrogazione presentata dal Pd Marche. « Nel 2012 eravamo già in prima linea insieme al comitato, a manifestare e a sensibilizzare la cittadinanza sul pericolo di un impianto che non rispettava gli standard di sicurezza e sostenibilità che ci aspettavamo. – ricorda in una nota il M5S di Osimo.- La nostra posizione è sempre stata chiara: non eravamo contrari al biometano in sé, ma al progetto che ci era stato proposto, che non rispondeva alle esigenze del nostro territorio».

Sergio Costa

Nel consiglio comunale del 15 settembre 2016 il M5S aveva presentato una mozione dove chiedeva alla maggioranza di costituirsi parte civile per difendere gli interessi dei cittadini di Osimo rispetto a reati gravi che vedevano coinvolte alcune società del territorio Il 3 dicembre 2024 si è tenuto un incontro significativo riguardo al progetto di realizzazione di riconversione e ampliamento dell’impianto di Biogas nel comune di Osimo, che ha visto coinvolti diversi attori politici e istituzionali. Tra i partecipanti, un ruolo centrale è stato assunto da onorevole Sergio Costa, parlamentare del Movimento 5 stelle, vicepresidente della Camera, ex Ministro dell’ambiente, impegnato a portare la questione del biometano a livello nazionale.

«Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del comitato locale, esperti del settore e cittadini, Sergio Costa ha ascoltato le preoccupazioni della comunità e le posizioni espresse in merito alla realizzazione dell’impianto. – prosegue il comunicato – Il progetto, che prevede l’installazione di un impianto di produzione di biogas ha suscitato diverse reazioni, soprattutto riguardo alle possibili implicazioni ambientali e sociali. Sergio Costa, forte del suo impegno per il territorio e delle preoccupazioni emerse durante l’incontro, ha richiesto al comitato di fornirgli tutta la documentazione necessaria per approfondire i dettagli del progetto. Il parlamentare ha espresso la sua intenzione di portare la questione in aula, con l’obiettivo di dare alla vicenda una rilevanza a livello nazionale. “Voglio che questa tematica venga trattata con la giusta attenzione anche a Roma, per valutare con serenità e dati concreti l’impatto di tale iniziativa sul nostro territorio e sul futuro delle energie rinnovabili in Italia”aveva dichiarato Sergio Costa. Oggi, a distanza di anni, con il ritorno dell’argomento in discussione grazie al progetto di riconversione e ampliamento biogas, il Movimento 5 Stelle di Osimo non ha mai cessato di monitorare la situazione e, come già dichiarato, continua a portare avanti la propria battaglia per la tutela dell’ambiente e dei diritti dei cittadini» conclude il M5S Osimo.

Michela Glorio

La candidata a sindaco di Osimo per la coalizione di centrosinistra, Michela Glorio, nel ricordare che ,ercoledì scorso si è svolta in Regione la conferenza di servizi sul progetto di riconversione e ampliamento dell’impianto di biogas a San Paterniano di Osimo, sottolinea che «si parla di triplicazione dell impianto in un territorio già molto fragile e con grossi problemi di viabilità. Anche questa volta l’incontro si è concluso con un rinvio, lasciando irrisolte le molteplici criticità. Domani, martedì 14 gennaio la questione arriverà sui banchi del Consiglio Regionale, dove il Ps Marche (che ringrazio per essersi interessato al problema) presenterà una un’apposita interrogazione. È fondamentale, in questa fase, che la Regione prenda una posizione chiara e definitiva, ascoltando l’appello dei cittadini osimani, che da tempo denunciano l’impatto di questo progetto sulla qualità della vita e sull’ambiente». Secondo Glorio,«l’ amministrazione del sindaco Pirani aveva dichiarato che non si poteva fare nulla, riducendo la questione ad un atto dovuto e rimandando la decisione alla Regione. Ora ci aspettiamo un segnale forte da parte della politica regionale. Noi siamo favorevoli alle energie rinnovabili, nel momento in cui esse migliorino la vita di una comunità e di un paese, molto più scettici in questo caso. Crediamo in uno sviluppo sostenibile, che tuteli l’ambiente e salvaguardi la salute delle persone. Ci auguriamo che la Regione Marche ascolti il territorio e venga incontro alle esigenze dei cittadini osimani».

I candidati del Pd Osimo alle Comunali 2024

Il problema sembra mettere tutti d’accordo, dal mondo civico ai partiti del centrodestra e del centrosinistra che si schierano a fianco al comitato dei residenti di San Paterniano, Casenuove e Passatempo. «Martedì seguiremo con attenzione il dibattito in Consiglio Regionale, sostenendo con forza la richiesta di non autorizzare questi impianti. Osimo merita una politica che metta al centro salute, ambiente e sviluppo sostenibile» comunica il Pd di Osimo. «Mercoledì 10 gennaio si è svolta in Regione Marche la terza conferenza dei servizi sul progetto di riconversione e ampliamento degli impianti a biogas a San Paterniano di Osimo. Anche questa volta, l’incontro si è concluso con un nulla di fatto e l’ennesimo rinvio, lasciando ancora irrisolte le molteplici criticità rilevate. Tra i problemi evidenziati figurano la viabilità insufficiente per sostenere il transito di circa 27.000 mezzi pesanti ogni anno, che passeranno per via Montefanese e Via Ungheria, punti nevralgici del traffico osimano e già sotto pressione per l’alto flusso giornaliero di mezzi».

Ci sono poi la «fragilità idrogeologica del territorio osimano, che renderebbe rischioso qualsiasi ampliamento. C’è una delibera di giunta regionale che definisce le aree da salvaguardare dove ci sono pozzi di acqua potabile e l’incompatibilità urbanistica e paesaggistica, con violazioni del Piano Paesaggistico Ambientale Regionale e del Piano Urbanistico Comunale.- proseguono i dem – Martedì la questione approda in Consiglio Regionale, il Gruppo Consiliare del Pd, a prima firma del Consigliere Mastrovincenzo, ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta Regionale di non concedere le autorizzazioni necessarie alla riconversione. I consiglieri regionali sottolineano che il territorio osimano, con la sua ricchezza storica, ambientale e turistica, non può sostenere strutture così invasive e impattanti».

Il Pd dice no alla riconversione perché «la triplicazione delle biomasse e la produzione di oltre 200.000 tonnellate di digestato annuo mettono a rischio la salubrità dei suoli e delle falde acquifere. L’impatto su salute, ambiente e qualità della vita sarebbe devastante, con emissioni odorigene, rumore e inquinamento atmosferico. Il progetto non garantisce un ritorno energetico sufficiente, risultando poco sostenibile anche sul piano economico-ambientale. Come Partito Democratico Osimo, ribadiamo la nostra ferma opposizione a questi progetti. È inaccettabile che il territorio e i cittadini osimani siano sacrificati in nome di interessi economici che non portano alcun beneficio reale alla comunità».

 

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