«Il sostegno a soggetti formativi privati, privi del radicamento territoriale e del controllo pubblico che caratterizzano gli atenei marchigiani, rischia di compromettere l’equilibrio e la sostenibilità di un sistema già sottofinanziato. È quindi necessario che ogni iniziativa in questo ambito avvenga con trasparenza e attraverso un dialogo costruttivo con le università pubbliche, per garantire coerenza con le strategie regionali di sviluppo».
Graziano Leoni, John Mc Court, Giorgio Calcagnini e Gian Luca Gregori, rispettivamente rettori delle università di Camerino, Macerata, Urbino e Politecnica delle Marche. intervengono in riferimento alle recenti notizie sull’apertura di sedi della Link University nella regione (leggi l’articolo) per «richiedere con urgenza un incontro con il presidente Francesco Acquaroli e con l’assessore Chiara Biondi per approfondire le tematiche e valutare insieme strategie condivise per salvaguardare il futuro del sistema universitario regionale».
Il sistema universitario pubblico delle Marche rappresenta un’eccellenza accademica e un pilastro essenziale per il futuro economico, sociale e culturale del territorio – precisano – I rettori ritengono fondamentale che la Regione Marche continui con determinazione a sostenere i quattro atenei locali, attraverso azioni mirate a consolidarne il ruolo strategico, e che il coinvolgimento di altri enti e soggetti nel sistema formativo possa avvenire solo attraverso specifici accordi di collaborazione.
L’offerta formativa regionale per il prossimo anno accademico è stata collegialmente deliberata dal comitato regionale di coordinamento delle università marchigiane lo scorso venerdì 10 gennaio per essere inviata al Ministero il successivo 13 gennaio, rispettando le scadenze previste concludono i quattro rettori – . Si evidenzia, invece, come la lettera inviata dalla Link University, a tutte le componenti, ordini ed enti professionali delle Marche, non sia stata condivisa con gli atenei della regione».
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