«Il problema dei lavori del Mercato coperto è tutto sopra le spalle degli ambulanti, gli unici che soffrono, perché baristi, negozianti non hanno avuto le stesse ripercussioni. La legge dice che ci dobbiamo spostare questo perché i lavori vanno fatti e che giustamente io devo ricevere una postazione pari al valore commerciale. E’ l’unica soluzione democratica è corso Garibaldi perché siamo tutti sulla stessa tutti, non ci sono banchi in prima o seconda fila». Luca Francialancia in rappresentante degli ambulanti di corso Mazzini, stamattina durante la sessione lavori della VIII Commissione consiliare di Ancona, ha portato la testimonianza dei disagi che la categoria sta vivendo dopo lo spostamento in corso Garibaldi e piazza Roma imposto dal cantiere lavori del Mercato delle Erbe.
«Anche i negozianti non hanno torto perché la crisi è avvertita da tutti ed è facile trovare un capro espiatorio, e va bene facciamo anche da capro espiatorio» ha ammesso ricordando a tutti però che l’importanza del restiling del Mercato delle Erbe non si discute. «Parliamo di una struttura storica costruita con il ferro delle navi degli austriaci. Non vi scordate che intorno a quella struttura c’erano già i banchi degli ambulanti che giravano tutti intorno al mercato. Ci sono le foto storiche, c’era la Chinatown sotto le fontana delle 13 Cannelle e in tutto 170 banchetti che arrivavano fino al caffè degli artisti. Siamo tutto d’accordo nel ritenere che la storia del mercato vada tutelata perché è la memoria storica. L’Italia è cresciuta a pane e mercato: chi non c’è anato a fare un giro per mano con la mamma o la nonna? Mi preme anche chiarire che la scelta fatta dall’amministrazione comunale di Ancona è stata una scelta coraggiosa, l’ho già detto in altre occasioni e lo ribadisco. Però questo coraggio andrebbe portato avanti. Adesso l’abbiamo fatto in forma sperimentale ma chi fa questo mestiere da 25-30 anni sono già quali sono le caratteristiche del mestiere».
Ha inoltre rammentato che «quando ci siamo incontrati con l’amministrazione, nelle prime riunioni eravamo la totalità degli ambulanti spostati. Le delegazioni sono venute fuori in un secondo momento perché è stata chiesta a una associazione di categoria con un iscritto all’interno del sul mercato del corso Mazzini di portare avanti le istanza portare con una una delegazione. Nessuno di noi si è opposto. Questa delegazione ha cercato di lavorare al meglio. I posteggi che adesso sono lungo il corso e in piazza Roma erano quelli che poi erano stati messi lì anche dall’amministrazione Mancinelli nel periodo del Covid. Quindi niente di eccezionale quelli disegnati e spostati di qualche metro visto che c’erano anche in quel periodo».
Francialancia ha rimarcato inoltre l’importanza di confrontarsi continuamente con le amministrazioni «ed è importante quando si discute di una categoria, del mestiere di qualcuno, invitare al confronto quel qualcuno. – ha fatto osservare – Se in sala operatoria ci mandiamo un agricoltore molto probabilmente il paziente muore. Ognuno conosce il proprio mestiere. Nelle delegazioni che sono state convocate c’era anche un’associazione di categoria di ambulanti, che la maggiormente rappresentativa, che però non è stata convocata ma è stato convocato con suo associato. Che nella fattispecie sono io. Mi auguro in futuro che questa associazione venga convocata più spesso che ci sia sempre più la possibilità di confrontarsi con l’amministrazione. Ora c’è la fase sperimentale ma credo che ne vedremo delle belle. Lo so che non si può fare contenti tutti, però gli ambulanti di corso Mazzini sono quelli che soffrono maggiormente come anche gli esercizi in sede fissa di corso Mazzini perché i bar lungo corso Matteotti sono attività sono fiorenti. E tanti negozianti che hanno espresso anche pareri favorevoli. Avrebbero voluto addirittura che il mercato fosse allungato anche nella parte bassa di corso Garibaldi perché sposta gente. Vedremo cosa ci riserva il futuro» ha concluso.
(Redazione CA)
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