Sollecitato da Vinicio Arteconi di Fabriano Progressista, il prefetto di Ancona, ha richiamato il Comune di Fabriano al rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali per l’accesso agli atti. «L’intervento è stato reso necessario perché l’Amministrazione a guida Ghergo è sempre in grande ritardo nel concedere i documenti richiesti dai Consiglieri in alcuni casi negandoli del tutto. – ricorda una nota del gruppo consiliare Fabriano Progressista – Il caso nasce da una specifica richiesta del consigliere Arteconi di avere copia di alcuni documenti dell’Ufficio Urbanistica, documenti pronti ma non ancora rilasciati al consigliere a causa di una non meglio specificata direttiva che impone ai consiglieri un aggravio della procedura non richiesta né prevista dalla legge. Scrive il prefetto: “Sul consigliere comunale non grava alcun onere di motivare le proprie richieste di accesso, poiché tale diritto è strettamente funzionale all’esercizio delle sue funzioni” aggiungendo che l’accesso agli atti del consigliere non riguarda solamente le competenze attribuite al Consiglio comunale ma investe tutte le sue potenziali implicazioni al fine di valutare la correttezza ed efficacia dell’operato dell’Amministrazione comunale. Il prefetto in particolare raccomanda all’Amministrazione maggiore attenzione quando le istanze provengono dai Consiglieri di minoranza, che “devono avere piena possibilità di esercitare la propria funzione”».
All’esposto di Arteconi si aggiunge la segnalazione del collega Lorenzo Armezzani che ha pubblicato sul proprio blog i tempi di risposta alle istanze da lui presentate. «I tempi di ritardo vanno da pochi giorni, a 39 nel caso della causa persa dal Comune per il mancato pagamento della quota di compartecipazione alla spese dei servizi per le persone con disabilità, – prosegue il comunicato – alle istanze riguardanti i lavori del Palaguerrieri ancora senza risposta con ritardi di 188 giorni per avere copia del cronoprogramma dei lavori e 115 giorni per avere risposta sui costi per la realizzazione di un nuovo Palazzetto che l’Amministrazione asserisce di aver valutato ma di cui non esiste traccia. I lavori per il palazzetto sono ormai diventati la più evidente e inappellabile condanna dell’opacità di questa Amministrazione. Dopo il richiamo del prefetto, ci si attende un cambio di rotta da parte dell’Amministrazione. E bisogna fare attenzione perché i ritardi non sono dovuti agli uffici che, anzi, hanno sempre collaborato con professionalità con i consiglieri: quella messa in atto dalla giunta Ghergo è una strategia di occupazione degli spazi politici, di censura a qualsiasi iniziativa della minoranza ma anche della cittadinanza, costruendo un progressivo consolidamento di una solida e opaca dittatura e della maggioranza» conclude Fabriano Progressista.
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