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«Jesi ha perso 105 imprese nel 2024»

ECONOMIA – Ad evidenziare il saldo negativo è Cna che rileva dai dati come il comparto agricolo subisce la perdita più rilevante, con una flessione del 5,6% delle imprese attive. Le costruzioni si attestano a -3,0% mentre il settore dei servizi registra un -3,4%

Marco Silvi

 

Il tessuto imprenditoriale di Jesi chiude il 2024 con un saldo negativo di 105 imprese, registrando un calo del 3,2% rispetto all’anno precedente. Un dato che, sebbene superiore alla media provinciale di Ancona (-2,5%), mostra comunque una flessione meno drastica rispetto al -4,9% del 2023. A evidenziare questi numeri è il Centro Studi di Cna Marche, sulla base dei dati della Camera di Commercio, che delinea un quadro variegato a seconda dei settori economici.

«Il comparto agricolo subisce la perdita più rilevante, con un calo del 5,6% delle imprese attive. Le costruzioni si attestano a -3,0%, – evidenzia una nota dell’associazione di categoria – mentre il settore dei servizi registra un saldo negativo del 3,4%, pari a 75 imprese in meno. Quest’ultima perdita si concentra in particolare nei comparti del commercio e riparazione veicoli, trasporto e magazzinaggio, alloggio e ristorazione, con rispettivamente 26 e 14 attività cessate. Un segnale di tenuta arriva dall’industria manifatturiera, che mantiene invariato il numero di imprese rispetto al 2023. Ancora più significativo il dato dell’industria in senso stretto, che registra addirittura un leggero aumento del +0,6%, un deciso miglioramento rispetto al -5,0% dell’anno precedente».

Marco Silvi, responsabile sindacale Cna di Jesi e Vallesina, spiega che «nonostante il contesto economico complesso, segnato ancora dagli effetti dell’inflazione, i dati mostrano un lieve miglioramento rispetto al 2023. Il saldo resta negativo, ma la perdita di 105 imprese è meno pesante rispetto alle 167 cessate l’anno precedente. Tuttavia, il settore dei servizi, con 75 attività in meno, merita un’attenta riflessione, soprattutto per una città e un territorio con un potenziale turistico ancora da valorizzare».

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