Ieri, martedì 28 gennaio, alla Mole Vanvitelliana, nella sala conferenze del Museo Tattile Statale Omero, l’Archivio di Stato di Ancona, nell’ambito del progetto Pnrr ‘La memoria condivisa: fruizione senza barriere del patrimonio archivistico’, ha presentato tre videoguide accessibili realizzate per promuovere la conoscenza delle documentazioni storiche conservate in Istituto e dei servizi offerti al pubblico. «Dei video, commissionati alla Peaktime Marketing&Comunicazione Srl, è stata proiettata in anteprima una clip di alcuni minuti, dotata di interprete Lis, che restituisce riassuntivamente gli argomenti trattati nelle tre videoguide. – fa sapere un nota dell’Archivio di Stato di Ancona – Il progetto La memoria condivisa, ideato in collaborazione con il Museo Omero, ha già prodotto una pluralità di interventi rivolti a un più ampio accesso e partecipazione alla cultura quali la redazione del Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche), la formazione di tutto il personale d’ufficio in tema di accessibilità fisica e cognitiva e la realizzazione di una serie di sussidi tiflodidattici: libri tattili, disegni a rilievo, calchi, trascrizioni in braille di documenti storici appositamente selezionati».
L’Istituto, a breve, si doterà infine di una postazione digitale dedicata alle persone con disabilità di tipo visivo, di una stampante braille e di ausili alla mobilità. Alla conferenza stampa, aperta da Rosangela Guerra della Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche, sono intervenuti Carlo Giacomini direttore dell’Archivio di Stato, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Ancona Manuela Caucci, per il Museo Omero il presidente Aldo Grassini e Monica Bernacchia, Alvin Crescini e Marta Paraventi per la Peaktime. Le videoguide, presenti sui principali social e fruibili dal sito dell’Archivio di Stato, permetteranno una migliore accessibilità e una più ampia conoscenza dei servizi che l’Ufficio quotidianamente offre alla propria utenza; focalizzando l’importanza del patrimonio archivistico del territorio provinciale, saranno quindi utilizzate per le attività didattiche, i laboratori multisensoriali e le manifestazioni culturali che l’Istituto progetta, cura e realizza in favore della documentazione storica in esso conservata: memoria personale e collettiva di una comunità.
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