Ieri, la III Commissione Ambiente della Provincia di Ancona ha discusso lo stato autorizzativo dell’impianto di rifiuti pericolosi previsto nella zona industriale di Jesi. La Commissione ha espresso la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto. Successivamente, il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che invita gli uffici competenti a valutare se ci sono le condizioni per l’interruzione del procedimento autorizzativo.
«Questo pronunciamento politico unitario dei consiglieri di maggioranza e opposizione è un bel segnale che, in attesa del parere del Consorzio Zipa e dell’avvio della conferenza dei servizi, accoglie le richieste della popolazione locale, del comitato locale e del Consiglio comunale di Jesi. – sottolinea in una nota Roberto Ascani (M5S), consigliere provinciale di maggioranza e sindaco di Castelfidardo – Durante la seduta della Commissione ho sottolineato come la mancanza del titolo di disponibilità da parte di Edison sia una questione dirimente e che potrebbe già consentire l’interruzione del procedimento. La nota del Consorzio Zipa, infatti, lamenta la violazione del proprio regolamento per il quale sarebbe previsto un suo coinvolgimento preliminare».
Il presidente della Provincia di Ancona ha incontrato i rappresentanti del comitato ‘Stop Edison’ l’8 febbraio scorso
La decisione del Consiglio e la grande disponibilità del presidente Carnevali mostrata in tutto l’iter «mi conforta – prosegue Ascani – perché hanno dato seguito alla contrarietà della popolazione locale che avrebbe evidenti ricadute negative sull’ambiente, già compromesso da attività passate, in particolare dalla Raffineria Api situata nelle vicinanze. Ho avuto modo di sottolineare, tuttavia che Edison, sia nella fase delle osservazioni che in fase di Conferenza dei Servizi, sta seguendo la normativa di riferimento in materia di Pianificazione degli impianti rifiuti. Questo piano, è stato recentemente modificata dalla Giunta regionale e qualora fosse approvato definitivamente dal Consiglio, permetterebbe la realizzazione di impianti fortemente impattanti a poche centinaia di metri da aree densamente abitate, come quella in questione, che ospitano migliaia di residenti e lavoratori. Mi auguro vivamente che i consiglieri regionali seguano le indicazioni della cittadinanza e modifichino il nuovo piano per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica» conclude Roberto Ascani. ieri alla seduta del Consilio provinciale ha assistito una delegazione con una ventina di rappresentanti del Comitato di protesta ‘Stop Edison’ che l’8 febbraio scorso, al termine del presidio davanti alla sede della Provincia aveva incontrato il presidente Daniele Carnevali.
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