Una sfida coraggiosa e possibile. Che sembra però partita in semi salita, con necessità di limature per cancellare i segni del crac del centrodestra segnato dalle dimissioni del sindaco Francesco Pirani e dal commissariamento del comune di Osimo. Serviranno momenti di confronto. mediazione e dialogo, peraltro già annunciati da Raimondo Orsetti venerdì pomeriggio a teatro, per convincere proprio tutte le anime dei partiti di area e del civismo osimano, a sostenere la sua candidatura a sindaco. Guardano invece a distanza, con distacco, l’evolversi della situazione il centrosinistra e il Pd, tornati a stringersi ormai da settimane attorno al nome di Michela Glorio. All’indomani dell’annuncio a sorpresa del ritorno sulla scena politica dell’ex sindaco di Osimo eletto 35 anni in quota Dc oggi coordinatore regionale di Base Popolare, non si sono fatte attendere le reazioni in città. Alcune tiepide, altre più accese.
Michela Glorio in corsa per il centrosinistra alle Comunali 2025, parla di una candidatura «che definirei “curiosa”. Segnale di un centro destra che ha perso la propria identità e che guarda al passato. Oltre ad essere una candidatura che mette in luce tutte le contraddizioni del centro destra credo ripercorra una storia già vista…l’anno scorso. Un governo regionale che impone una candidatura dall’alto senza che nel territorio si siano risolti i problemi che hanno portato al commissariamento, la voglia di vincere ripescando un candidato sindaco di 30 anni fa, ma senza cambiare la coalizione… Il risultato non potrà che essere lo stesso» preconizza la candidata sindaca del centrosinistra nella formul del campolargo.
Per Paola Andreoni (Pd) «l’autocandidatura» di Raimondo Orsetti è è sinonimo di «nuovo che avanza». «A margine dell’intervento di venerdì sera di Orsetti al teatro, non posso non evidenziare che pone come premesse e presupposti dei giudizi che, ad esempio, non mi appartengono. – esordisce il comunicato di Andreoni – Nel decennio in cui ho operato , prima come presidente del Consiglio comunale e successivamente come sssessore ai Servizi Sociali, il mio agire, da tutti riconosciuto, e’ stato sempre improntato al rispetto dei cittadini, al perseguimento del bene comune, senza alcun interesse di parte. Quanto dichiarato da Orsetti suona estremamente offensivo. Abbia lui, piuttosto, rispetto delle persone, del loro operato. Chi e’ lui per giudicare ?!? Un po’ di modestia non guasterebbe proprio ! Chi si crede di essere ?!? Tanto più che la sua e’ un’ autocandidatura a sindaco, e non certo espressione della base. Sarebbe lui il nuovo che avanza ?!? Ma suvvia ! E’ da una vita che sta’ nella sala dei bottoni del potere, prima come politico poi come dirigente regionale. Osimo ha bisogno di persone che vivono il presente, la vita reale di tutti i giorni. Non si può indifferentemente dialogare sia con le forze politiche di destra che con quelle di sinistra. Le visioni della città, le sensibilità , le proposte, sono ben diverse e assolutamente inconciliabili. Stare da una parte o dall’ altra la differenza la fa’, eccome» conclude Paola Andreoni.
Anche l’ex sindaco dem Simone Pugnaloni è scettico. «Orsetti e’ un candidato scelto dall’alto, da un vecchio modo di fare da prima Repubblica, finalizzato solo al mantenimento del potere. Un uomo con la tessera del Pd fino alla caduta del governo Ceriscioli, oggi ripescato della destra di Meloni&Acquaroli. Per candidarsi alla guida della citta’ bisogna viverla e confrontarsi con la gente. La citta’ va vissuta nella sua quotidianità ed in mezzo alla gente. L’autorappresentazione di se stessi come salvatori o pacificatori rivela molto sullo strabordante ego di chi lo afferma. Credo che ognuno possa avere le proprie idee e posizioni e nel caso specifico un programma politico, ma offrirsi al miglior venditore sta a significare non si ha nessuna di queste cose» commenta Pugnaloni.
In area centrodestra Alberto Maria Alessandrini Passarini, referente della Lega Osimo chiarisce subito che «il partito regionale ha già espresso adesione, stiamo a vedere come si articolerà la questione a livello locale e, soprattutto, chi saranno gli attori in gioco. Quello che è successo all’amministrazione Pirani è tutt’altro che un ricordo lontano. Bisogna capire come ricompattare i cocci in maniera credibile». Aggiungono le Liste civiche di Dino Latini: «Candidatura Orsetti. Ha sorpreso tutti. Certamente noi che pure come Liste civiche da sempre siamo esclusi da ogni convenzione o accordo, vista l’apertura che è stata rivolta a tutti. Si potrà fare una valutazione una volta presentato il programma e ascoltato il parere di tutti gli interessati».
Perplessi ma possibilisti i giovani della lista civica di area centrodestra, ‘Rinasci Osimo. «Accogliamo con rispetto e stima la candidatura a sindaco di Raimondo Orsetti, figura di grande esperienza politica e professionale, che ha dato un contributo significativo sia alla città di Osimo che alla Regione Marche. Il suo impegno nel corso degli anni è stato indiscutibile e merita il giusto riconoscimento. Tuttavia,- scrive in una nota Rinasci Osimo – la sua candidatura pone una riflessione più ampia: la politica osimana, e in particolare il centrodestra, sta affrontando una difficoltà nel rinnovarsi e nel dare spazio a nuove generazioni di amministratori con competenze riconosciute. La capacità di costruire il futuro passa anche dalla volontà di investire su nuovi volti, su giovani preparati e motivati, che possano raccogliere il testimone e portare Osimo verso nuove prospettive. Rinasci Osimo nasce proprio con questo obiettivo: rappresentare il cambiamento, dare voce a chi vuole offrire una visione innovativa per la nostra città. Osimo merita di guardare avanti, con nuove energie e idee fresche, senza dimenticare il valore dell’esperienza ma senza rimanerne ancorata. Restiamo comunque in attesa di conoscere il progetto proposto dal candidato Orsetti e valutarne la validità».
«Bene, ora è ufficiale: abbiamo due candidati a sindaco di sinistra: Glorio ed Orsetti (il passato che ritorna). Ora rimaniamo in attesa dei candidati di destra e centrodestra ed eventuali candidati civici» è stata la prima reazione tagliente di Monica Santoni, commissario di Forza Italia Osimo, l’unica, al momento, a non essere convinta dell’operazione. «Mi sento di complimentarmi con coloro che hanno organizzato il lancio della candidatura di Raimondo Orsetti – ha poi commentato Santoni – Persona che stimo e di indiscusse capacità. Diversa la mia riflessione politica. Si è praticamente ripetuto il grande errore avvenuto appena pochi mesi fa con la candidatura sorpresa e senza nessuna condivisione, Credo che la partenza seppur in grande stile e in pompa magna sia tutt’altro che conciliante e rivolta alla condivisione. Nel recente passato Latini parlò dell’idea di valutare un possibile federatore ma condiviso prima. Qui di fatto troviamo una nuova sorta d’imposizione. Che concetto si ha di squadra, di unione? Riproporre la stessa coalizione con gli stessi soggetti che hanno portato al commissarimento di Osimo, illudendo anche tutti coloro che li avevano sostenuti e hanno combattuto per raggiungere la vittoria e per poi gettarla nella spazzatura. Mi dispiace ma non posso convidivere questo modus operandi per rispetto degli osimani prima di tutto».
Santoni rimarca la necessità a monte di condividere il candidato sindaco. «E’ ora che i protagonisti della nuova Osimo siano nuovi volti. E’ doveroso secondo il mio punto di vista dare spazio a nuovi volti. Solo così è possibile il cambiamento. Come si può pensare di fare bene con la stessa coalizione dimostratasi recentemente fallimentare, cambiando solamente il candidato sindaco? Ci vuole coraggio in certe circostanze, potrebbe non bastare per vincere ma certamente sarebbe un segnale concreto per spezzare un modus operandi che blocca lo slancio verso il futuro e verso il rinnovamento. Io e la mia squadra questo coraggio ce l’abbiamo dovesse voler dire perdere una competizione ma sarebbe comunque una vittoria sul piano della coerenza, del principio politico di fare un passo avanti e un passo importante verso il futuro». La coordinatrice di Forza Italia lancia quindi un appello ai partiti del centrodestra osimano e alla lista Rinasci Osimo, «di valutare e decidere insieme se vi ha la possibilità di correre insieme in questa tornata elettorale con un programma e con un candidato condiviso. Ai trabocchetti preferisco la chiarezza e la sincerità, – conclude la coordinatrice azzurra – non mi interessa essere il candidato a sindaco, mi interessa far parte di una squadra vera, unita leale, paragonabile ad una famiglia che insieme lancia il suo candidato perché ne è convinta e ci crede. Allora sì che se ci fosse una vittoria si potrebbe far bene per la propria città. Se le fondamenta non sono salde si ri-verificherà ciò che è già rovinosamente avvenuto».
Achille Ginnetti (Progetto Osimo Futura) considera la candidatura di Raimondo Orsetti «scontata». Sandro Antonelli alla guida della coalizione civica capitanata da Osimo al Centro invece, come ‘Rinasci Osimo’, non chiude a priori la porta. «La candidatura a sindaco di Orsetti, che stimo e al quale mi lega un’ amicizia di vecchia data, è stata una sorpresa, come detto da molti, perché non condivisa con tutte le forze politiche chiamate a sostenerla. – spiega Antonelli – Detto questo va riconosciuto a Raimondo lo spirito di “servizio” con il quale si è messo a disposizione per “amministrare” la città perseguendo il “bene comune”, cosa non facile per nessuno. Pertanto, al di là della comprovata esperienza e capacità del candidato che non è in discussione, sarà necessario un confronto per valutare il progetto nello specifico e verificarne l’effettiva bontà».
Decisiva potrebbe essere la posizione di Fratelli d’Italia Osimo che andrà a congresso domani sera nella sede di corso Mazzini. L’attuale coordinatrice Michela Staffolani si ricandida alla guida del partito cittadino. «Quella di Raimondo Orsetti è sicuramente una figura di spessore. Lui ha dato la disponibilità, vediamo come evolve la situazione ma sicuramente siamo disponibili a confrontarci sui programmi» evidenzia in sintesi Staffolani.
(m.p.c.)
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