Incendio nella notte:
distrutta dalle fiamme
la bocciofila di Erbarella

JESI - Il rogo poco dopo la mezzanotte. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri. Indagini in corso per definire se le cause possano essere o meno dolose. Sul posto anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo

25 Febbraio 2025 - Ore 09:00

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La bocciofila distrutta dalle fiamme (Foto profilo FB presidente del Comitato Erbarella San Pietro Martire, Jhonny Pigliapoco)

Vasto incendio nella notte a Jesi dove è stata divorata dalle fiamme la Bocciofila di Erbarella.
Il rogo è divampato in via Ravagli poco dopo la mezzanotte e, a dare l’allarme, sono stati i residenti.
Sul posto sono accorse in sirena le squadre dei vigili del fuoco di Jesi e Arcevia con i carabinieri del Norm
La struttura, in legno, è stata però purtroppo ben presto distrutta.
L’intervento è durato tutta la notta. L’area è stata messa successivamente in sicurezza e ora sono in corso le indagini da parte dell’Arma per capire se il rogo possa essere o meno doloso.
Nessuna persona è rimasta fortunatamente ferita ma ingenti sono i danni registrati.

Le fiamme (Foto profilo FB presidente del Comitato Erbarella San Pietro Martire, Jhonny Pigliapoco)

«Questa mattina – ha reso noto il presidente del Comitato Erbarella San Pietro Martire, Jhonny Pigliapoco – abbiamo appreso la notizia dell’incendio che questa notte ha colpito la sede della Bocciofila di via Ravagli, nonché sede del Comitato Erbarella San Pietro Martire. Grazie all’impegno e al lavoro dei Vigili del Fuoco la situazione è stata riportata sotto controllo in tutta la zona. Alla luce di quanto accaduto il direttivo del Comitato Erbarella-San Pietro Martire esprime vicinanza e solidarietà ai soci della bocciofila e al presidente Miro per questo spiacevole accaduto».

Sul posto, questa mattina, si è recato anche il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo.
«Sul luogo – rende noto il Comune – erano ancora presenti le forze deputate alle verifiche e al controllo insieme ai nostri tecnici comunali e la polizia locale. Per fortuna nessuno è rimasto coinvolto e a una prima analisi, pur restando aperta ogni ipotesi, non ci sarebbero elementi che facciano propendere per l’atto doloso. Ci metteremo subito al lavoro – conclude – per riconsegnare alla città e al quartiere questo importante presidio di socialità».

(Ultimo aggiornamento delle 10.45)