Caso Osimo, centrodestra in stallo
sul candidato sindaco: FdI e Fi:
«Correremo con i simboli sulla scheda»

AL VOTO – Ripartono gli incontri e le strategie per le alleanze a 24 ore dai saluti di Raimondo Orsetti (Base Popolare) che si è chiamato fuori tra i veti incrociati dei civici

Raimondo Orsetti

 

Continua a scorrere il conto alla rovescia per la riapertura delle urne delle Amministrative ma il centrodestra osimano, sempre più frammentato, resta nel caos. Il Comune è commissariato dopo le dimissioni del sindaco Francesco Pirani e c’è solo una certezza a 24 ore dai saluti di Raimondo Orsetti (Base Popolare) che si è chiamato fuori come candidato sindaco e paciere tra i veti incrociati della coalizione civica di Sandro Antonelli e quella di Dino Latini. Fratelli d’Italia e Forza Italia, nell’asse con Lega e Udc, sono intenzionati ad affrontare la sfida delle Comunali con liste e propri simboli. «Credo che sia logico e necessario.- chiarisce subito Renato Frontini, ad di Osimo Servizi in quota FdI – Il nostro partito anche alle Comunali dell’anno scorso si è presentato con il suo simbolo che riproporrà anche quest’anno. Certo la situazione è complessa, bisogna lasciare decantare, far sbollire l’acqua e far ripartire gli incontri per definire la candidatura a sindaco che auspichiamo possa unire tutto il centrodestra». Il casting per il ruolo di ‘sindaco’ è  ancora aperto. «E’ presto però per fare nomi, dopo quello che è accaduto ieri» taglia corto Frontini.

Monica Santoni,

I vertici interni sono invece già ricominciati in casa Forza Italia, conferma la coordinatrice osimana Monica Santoni. «Ne affronteremo uno anche stasera. Alle elezioni di maggio 2024 ci siamo presentati senza simbolo – ricorda – ma stavolta ritengo che per chiarezza verso gli elettori il logo di Forza Italia sulla scheda debba essere presente». L’anno scorso la richiesta di sbiadire i simboli dei partiti in quelli di liste civiche era stato il diktat imposto dalla coalizione antonelliana proprio a Fi e Lega. Chissà se mettere al bando il logo di qualsivoglia partito sarà adottato come metodo e presupposto anche quest’anno da Sandro Antonelli per comporre la sua coalizione?

Renato Frontini,

Anche la possibile alleanza nel centrodestra con i civici dell’area latiniana, al momento sembra in salita. C’è chi invoca un ritorno in campo come candidato sindaco proprio dello stesso Dino Latini, presidente del consiglio regionale (Udc-Liste civiche) anche come outsider, e chi invece vorrebbe puntare su un nome nuovo. I centristi di Base Popolare, poi, non si sono ancora collocati pur avendo annunciato la loro partecipazione alle Comunali. Ad Antonelli piacerebbe magari attirarli nella sua orbita ritenendo di condividere con loro affinità elettive, e di poter sostenere insieme la corsa di un candidato sindaco. E mentre la candidata sindaca del centrosinistra, Michela Glorio, l’unica ufficializzata, prosegue in tutta tranquillità la sua campagna elettorale senza avversari, anche i giovani della lista ‘Rinasci Osimo’ – area centrodestra, qualche domanda se la pongono. Come già annunciato un mese fa ragionano sull’opportunità o meno di schierare un proprio nome nella partita per la fascia tricolore. Se non si troverà una sintesi il centrodestra rischia, insomma, di sbriciolare forze e uomini al seguito di 2 o 3 candidati sindaci diversi che neanche un eventuale ballottaggio riuscirebbe a ricomporre.

Il dibattito politico è sempre più acceso. «Forza Gian Mario (Spacca, ndr), provaci anche tu -anche se è una mission impossible- a svenelire questo clima politico, dove tutto viene ridotto a uno scontro tra fazioni manichee, animate da un tifo da stadio, senza alcuna visione progettuale.- si legge in un post infarcito di ironia pubblicato sui Social da Base Popolare – Dove l’attenzione si concentra solo su tattiche e persone, che magari non per ambizione ma per generosità- come ha cercato di fare Raimondo- si rendono disponibili a riportare il confronto alla civiltà. Provaci tu, che hai fatto voto di castità elettorale, che non hai ansie da prestazione elettorale e ormai da un decennio sei fuori da questo agone, che finora è servito solo alle Marche per perdere posizioni rispetto alle altre regioni italiane. Ti ascolteremo con simpatia, sapendo però che sarà una mission impossible, perché con insistenza ti chiederanno se sei rosso o nero. Se stai con Acquaroli o Ricci. Perché in fondo le Marche e i progetti per le Marche vengono sempre dopo. Forza Gian Mario».

da sin. Eleonora Antonelli, Francesco Graciotti, Giulia Dionisi e Francesco Sallustio di Rinasci Osimo

Giulia Dionisi di ‘Rinasci Osimo’ definisce «patologico il caso di Osimo. Ormai anche chi non è osimano conosce le rocambolesche vicende osimane riguardo il tessuto sociale e politico locale degli ultimi 20 anni. Assistiamo ora a rappresentanti illustri da sempre di Sinistra che prestano la loro candidatura alla destra, ad una destra che si presta ai giochi della sinistra, ad una sinistra che predica bene ma razzola male, ai civici che vanno avanti con ascia e coltelli: insomma non c’è più religione. La lista antonelliana, da quanto si apprende, che non è bastato il crollo di un’amministrazione dopo 5 mesi di governo per mettere da parte vecchi rancori personali, che vanno a discapito di tutta la comunità, no abbiamo bisogno di farci autogoal per i prossimi 10 anni». Dionisi li definisce «individualismi di persone che pur di ottenere poltrone e potere sono state disponibili a bruciare la crescita di giovani e di tutta una nuova classe dirigente fatta di competenze che avrebbe avuto bisogno del supporto dell’esperienza e non di esserne utilizzata e schiacciata. Gli adulti dovrebbero supportare le nuove generazione e accompagnarle, non agire invidia e prevaricazione verso loro: verso i propri figli.- osserva Dionisi – La lista Rinasci Osimo, il gruppo più nuovo e giovane, quelli definiti inesperti (nonostante le comprovate competenze al suo interno), si è messa in ascolto per provare con senso di maturità a ricompattare un asse per il bene di tutti sopra i rancori passati ma apprendiamo che nonostante quanto accaduto, alle volte dal passato non si impara mai».

Michela Glorio

Antonio Carullo della lista ‘Uniti per Michela Glorio sindaco” commenta come «le cronache raccontano del ritiro della candidatura di Orsetti, non essendoci a suo dire le condizioni vista la litigiosità delle forze politiche ex piraniane. Viene davvero da sorridere pensando a come il centrodestra navighi in acque così tempestose da essersi affidato, seppur solo in parte e per sole 72 ore, ad un ex tesserato dei nostri alleati Pd, come potenziale federatore di un centro destra osimano che negli ultimi mesi al governo della città ha dato prova di essere abile solo ad alimentare divisioni e critiche, tanto da portare la città al commissariamento.  Noi invece siamo compatti e pronti, assieme alle altre liste della nostra coalizione, a proporre e rappresentare una politica alta, sana, coerente: abbiamo un programma e delle idee chiari e condivisi. E ribadiamo che a portare avanti assieme a noi queste idee sarà Michela Glorio, candidato insostituibile ed irrevocabile della nostra lista “Uniti per Michela Glorio sindaco”» conclude Carullo

primo da sin. Andrea Pesaresi

Chi in poche parole racchiude il sentimento di un elettorato cittadino disorientato e sempre meno interessato a seguire le  puntate di quella che sembra ormai una serie tv, è il presidente del Comitato Alluvione Marche. Andrea Pesaresi si domanda: «Poi ci si chiede perché il popolo non va più a votare? Non mi rivolgo ad un attore o l’altro della politica osimana ma a tutti! Un po’ meno individualismo e un po’ più senso di responsabilità no?»



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