«Nell’incontro di oggi al Mimit ci si è confrontati sugli esuberi degli enti di staff e di ricerca. Gli esuberi dichiarati da Beko sono stati ridotti da 678 a 600, ma si resta evidentemente ad un livello assai elevato che chiediamo di rivedere alla luce anche di alcune decine di assunzioni che la multinazionale ha programmato nella divisione R&S del lavaggio in Turchia».
Lo rendono noto le associazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Uglm che aggiungono come «i punti da superare per poter cercare di arrivare ad una intesa quadro sono numerosi e difficili da risolvere. Dirimenti saranno non solo il numero degli esuberi complessivi, ma gli strumenti per renderli socialmente sostenibili, nonché gli impegni industriali per tutti gli stabilimenti e la definizione di un percorso credibile di reindustrializzazione per Siena. Giacché su quest’ultima vicenda sono coinvolte le Istituzioni, chiediamo un approfondimento specifico affinché si trovi una soluzione frutto di leale collaborazione fra tutte le parti. Continuano le azioni di lotta e la promozione di incontri con le istituzioni locali e regionali. Il prossimo incontro al Mimit è previsto per il giorno 14 marzo».
Intanto, a seguito degli incontri Ministeriali di lunedì e oggi «che vedono la situazione delle funzioni impiegatizie distante da una soluzione di sostenibilità ed accettabilità del piano presentato», è stato indetto uno sciopero «per le sedi impiegatizie di Fabriano: dalle ore 12 alle ore 13 di lunedì 3 marzo con manifestazione davanti la Sede Beko di viale Aristide Merloni alla presenza del presidente della Regione Marche, del sindaco di Fabriano, e del Vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica. Sarà l’occasione – spiegano i sindacati – per far sentire di nuovo la voce degli impiegati alla stampa regionale e nazionale dopo la conferma dei 600 esuberi su 1529 in Italia, di cui 226 localizzati a Fabriano, con la cancellazione dell’R&D lavaggio di viale Campo Sportivo e del forte ridimensionamento delle funzioni centrali di Viale Merloni. Non ci sarà accordo tra azienda e parti sociali senza soluzione per gli impiegati, questo è il mantra che accompagnerà la trattativa nelle prossime settimane al Ministero Tutte le istituzioni del territorio, le associazioni di categoria e la popolazione sono invitati a partecipare».
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