L’arrivo dello spagnolo Juan Ayuso sul traguardo di Frontignao (Foto La Presse)
di Marco Pagliariccio
È Juan Ayuso il Re dei due mari. Lo spagnolo della Uae (la squadra di Tadej Pogacar) attacca sui tornanti finali dell’ascesa verso Frontignano di Ussita e vince la penultima tappa della Tirreno Adriatico, sfilando la maglia di leader a un eroico Filippo Ganna (giunto a 45”) e ipotecando di fatto la vittoria della corsa, che si chiude domani con la tappa pressoché pianeggiante con partenza da Porto Potenza e arrivo a San Benedetto.
Filippo Ganna, stremato al traguardo
Una bella giornata di sport per l’entroterra maceratese, che si è vestito a festa per la tappa regina della corsa, entrata in provincia dalla “porta nord” di Matelica per poi sfilare da Castelraimondo (che a maggio ospiterà l’arrivo dell’ottava tappa del “fratello maggiore” della Tirreno Adriatico, il Giro d’Italia), salire verso Crispiero, involarsi verso Camerino e poi, dopo i transiti da Muccia, Pieve Torina, Visso e Castelsantangelo, salire sulle dure rampe che portano ai 1350 metri della stazione sciistica ai piedi del Monte Bove. Peccato perché, dopo una bella mattinata di sole, il tempo incerto del pomeriggio ha verosimilmente scoraggiato molti dall’inerpicarsi fino a Frontignano, che, grazie alla perfetta macchina organizzativa di Rcs e comune di Ussita, ha accolto al meglio il comunque discreto numero di tifosi e curiosi accorsi, ma anche i circa 70 operatori media da tutta Europa accreditati per l’arrivo. Il capoluogo è stato il quartier generale della tappa, con l’associazione La Rosa dell’Umbria di Todi che ha garantito l’assistenza all’evento con 27 volontari e con sei mezzi, comprensivi di stazione mobile e ponte radio, per l’interscambio di informazioni tra i volontari stessi e con le forze dell’ordine. Tra dipendenti comunali, forze dell’ordine e volontari, sono state impegnate circa 50 persone, un grande lavoro di squadra allo scopo di gestire la competizione nel migliore dei modi. E infatti tutto è filato alla perfezione. Il meteo, comunque, ha “salvato” la corsa fino all’arrivo al traguardo dei primi ciclisti: solo a seguire la pioggia ha iniziato, in maniera progressivamente più battente, a bagnare l’arrivo.
I ciclisti nel centro di Matelica
A dare brio alla zona del traguardo, posizionata lungo il rettilineo di via del Ginepro, la musica del recanatese Nicola Pigini, dj ufficiale della corsa, ma anche i bambini delle scuole primarie di Valfornace e Visso, che hanno partecipato al progetto di sicurezza stradale “Biciscuola”, portato avanti da Rcs in collaborazione con la Polizia stradale ormai da 24 anni. E poi ovviamente non sono mancati i sindaci della zona e il commissario sisma Guido Castelli, appassionati di ciclismo di vecchia data, stavolta solo in vesti “civili” (quando il Giro d’Italia, nel 2021, arrivò a San Giacomo, sopra la “sua” Ascoli, il senatore raggiunse l’arrivo in bici). Sono stati loro a premiare il vincitore di tappa e quelli delle varie maglie, cui sono state consegnate cinque sculture in legno realizzate dall’artigiano di Ussita Maurizio Cascioli.
I bambini delle scuole di Valfornace e Visso sul palco
La tre giorni maceratese della Tirreno Adriatico si chiuderà domani mattina, con la partenza dell’ultima tappa da Porto Potenza. La carovana lascerà la località costiera alle 12.30 e virerà verso sud, transitando dal lungomare di Civitanova per poi salutare e dirigersi verso il traguardo di San Benedetto.
L’arrivo di Frontignano
Foto di gruppo degli amministratori locali
Jay Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, al traguardo
Filippo Ganna
Ben Healy
Mikel Landa
Manuele Tarozzi all’arrivo
L’ex campione del mondo Mathieu Van Der Poel
Il transito a Matelica salutato dai ragazzi della locale società ciclistica
La carovana a Castelraimondo
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