L’hanno scoperto che effettuava l’attività di tatuatore nella propria abitazione, senza alcuna autorizzazione amministrativa oltre al fatto che, nell’ambito della sua attività abusiva, aveva anche pubblicizzato su alcuni social l’utilizzo di un laser per rimuovere i tatuaggi già impressi, effettuando così in maniera illecita, trattamenti sanitari tipici e riservati alla professione medica.
Denunciato dal personale della Squadra Amministrativa e di sicurezza della Divisione Pas della questura di Ancona, un 37enne extracomunitario, già noto alle forze dell’ordine.
L’attività investigativa era stata avviata a seguito dell’esposto, presentato nel dicembre scorso presso la Divisione Pas, dalla madre di una ragazza minorenne che aveva denunciato come la propria figlia, senza il suo consenso, si era fatta tatuare dal 37enne un vistoso disegno sul braccio.
Con le successive indagini e accertamenti, delegati dalla procura dorica, si è potuta sequestrare anche una apparecchiatura laser utilizzata per rimuovere i tatuaggi.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, il personale della Squadra Amministrativa, coadiuvato da quello dell’Ast Ancona e del Gruppo della Guardia di Finanza dorica, ha proceduto anche al sequestro di tutti quegli strumenti adibiti all’attività di tatuatore perché, dagli accertamenti effettuati, il 37enne non aveva alcuna autorizzazione né alcuna certificazione sanitaria. Denunciata anche la compagna, che lo aiutava.
Trovati inoltre 400 aghi da tatuatore utilizzati, e dunque sporchi di sangue e materiale biologico, che dovevano essere smaltiti secondo una speciale procedura certificata e che, invece, sarebbero stati dismessi in modo irregolare e pericoloso. Le due persone, oltre al rilievo penale, sono state sanzionate amministrativamente per 15mila euro.
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