La Sea amplia il sito produttivo:
c’è l’ok della Commissione consiliare

ANCONA – Lo stabilimento per il trattamento di rifiuti speciali di Camerata Picena si estenderà anche sul territorio dorico e in Consiglio comunale dovrà essere votata una variante urbanistica

La localizzazione del sito Sea

 

In vista del voto del prossimo Consiglio comunale convocato di Ancona per giovedì prossimo, ieri nel corso dei lavori della II e V Commissione consiliare sono state analizzate le motivazione del Procedimento autorizzatorio unico (Paur), gestito dalla Provincia su delega della Regione, per l’ampliamento dell’area produttiva della Sea (Servizi ecologici ambientali) nei comuni di Camerata Picena e di Ancona. Un procedimento che per il capoluogo di regione richiede l’approvazione di variante urbanistica per qualche ettaro di terreno agricolo a ridosso dell’A14 e la nomina di un rappresentante comune di Ancona per Conferenza dei Servizi decisoria che sarà convocata dalla Provincia. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato con 4 voti di maggioranza e l’astensione dei 3 consiglieri d’opposizione.

I lavori della II e V Commissione consiliare di Ancona

I tecnici presenti in Commissione hanno chiarito, anche su richiesta specifica del consigliere di maggioranza Riccardo Strano (FdI), che l’azienda di via delle Saline a Camerata Picena, adotta procedure innovative nel recupero dei rifiuti, come per la lavorazione delle bombolette spray con camera di triturazione e separazione del solvente che nel centro Italia effettuano in pochi. Inoltre l’alimentazione energetica dello stabilimento è autonoma (a zero emissioni) grazie alla cogenerazione. L’area, non abitata, si trova al confine di 5 Comuni, vale a dire Falconara, Chiaravalle, Ancona, Agugliano e Camerata Picena.

Il rendering dell’ampliamento dello stabilimento Sea

I rifiuti, liquidi e solidi, sono trattati dall’azienda  in base a specifiche nuove tecnologie e con il nuovo progetto con un quantitativo di stoccaggio maggiore prima di finire nei singoli processi produttivi. E’ stato spiegato inoltre che verranno effettuati periodici controlli di monitoraggio ambientale interno, di Arpam e anche di ‘terze aliquote’. Si tratta di un raddoppio di una superficie già da tempo destinata ad attività produttive che passerà da 1,5 ettari a circa 4,5 ettari, su un asse di un corridoio parallelo all’autostrada, già interessato dalla terza corsia, e che vede presenti da anni  altri siti industriali a vocazione produttiva similare.

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