Minaccia la dottoressa per una prescrizione,
«costretta a chiamare i carabinieri»

MONTECOSARO - Mirella Scoponi ha deciso di ricusare il paziente: «Non siamo al mercato, serve rispetto, voleva una priorità urgente e non era possibile, allora ha risposto "Cancellami e vedi se torni a lavorare qui"». La sindaca Lorella Cardinali invita alla calma dopo l’episodio: «siate comprensivi con il personale medico, sta arginando una situazione molto complicata ed urgente». Dal 1 aprile in servizio definitivo la sostituta della dimissionaria Rossiello, ma si cerca una sede

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Mirella Scoponi, medico di medicina generale a Montecosaro

di Laura Boccanera

Dottoressa minacciata da un paziente, intervengono i carabinieri. E’ successo a Montecosaro, vittima delle minacce Mirella Scoponi, medico di famiglia, che ha chiamato immediatamente le forze dell’ordine a seguito delle parole sopra le righe di un suo assistito. Dopo l’accaduto la professionista ha ricusato il paziente.

«E’ arrivato questo paziente la scorsa settimana che insisteva per avere una prescrizione urgente sebbene la richiesta fosse impropria per il tipo di visita che doveva essere fatta – racconta Scoponi – dopo insistenze sono stata costretta a riferirgli che se avesse continuato in questo modo mi sarei vista costretta a ricusarlo e cancellarlo dalla mia lista di assistiti visto che era venuto meno il rapporto di fiducia».

E’ a quel punto che il paziente perde le staffe e arriva alla minaccia: «“Provaci e vediamo se torni a lavorare a Montecosaro” mi ha detto – riferisce la dottoressa – a quel punto gli ho risposto che avrei chiamato i carabinieri che sono intervenuti nel mio studio. Non è la prima volta che vengo minacciata, i pazienti devono capire che non siamo al mercato, sono un medico e ho lavorato 20 anni in ospedale, so quando un farmaco è prescrivibile e quando non è possibile, quando una prestazione è urgente e quando invece è differibile. Se nessuno vuole venire a lavorare a Montecosaro è colpa anche di situazioni come queste. Le persone non hanno il minimo rispetto per la nostra figura, pretendono che a qualsiasi ora del giorno e della notte tu sia disponibile e i toni sopra le righe e perentori diventano sempre più frequenti fino a degenerare».

L’episodio segue un caso simile avvenuto a Recanati ad inizio marzo quando un giovane ha dato in escandescenze in un’escalation che ha portato perfino all’aggressione di altri pazienti in attesa.

La situazione dei medici di famiglia a Montecosaro è particolarmente difficile: ci sono solo 3 professionisti tra Montecosaro e Montecosaro Scalo. Recentemente ha rassegnato le dimissioni la dottoressa Ilaria Rossiello. L’Ast si è impegnata per trovare una sostituzione ed è stata sostituita da Ilaria De Leo che diventerà effettiva dal 1 aprile.

In questo periodo di subentro però si sono verificate alcune criticità per le quali anche la sindaca di Montecosaro Lorella Cardinali è intervenuta. Si sta studiando anche una collocazione idonea per la nuova dottoressa. «Ilaria De Leo prenderà servizio come nuovo medico di base a partire dal 1 aprile – segnala la prima cittadina – fino al 31 marzo sarà la sostituta della dimissionaria Rossiello che terminerà il suo contratto. Da venerdì però per qualche disguido tecnico, i recapiti sono stati bloccati e quindi De Leo non ha potuto e non può leggere le mail che sono state inviate, né rispondere al telefono. Si è subito attivata per avere recapiti personali che oggi mi ha comunicato. Quindi tutti i pazienti ad oggi di Rossiello saranno trasferiti d’ufficio a De Leo». Il nuovo medico non eserciterà però nello studio di Rossiello e per questo si sta cercando a breve una soluzione: «Per quanto riguarda la collocazione dello studio daremo informazioni precise entro il fine settimana. Stiamo studiando le possibili soluzioni che debbono però combaciare con le autorizzazioni necessarie – prosegue Cardinali che invita, dopo quanto accaduto a Scoponi, tutta la cittadinanza ad abbassare i toni –  Mi permetto di fare un appello ai pazienti: siate comprensivi con il personale medico sanitario che si è trovato ad arginare una situazione molto complicata ed urgente. Stanno svolgendo al meglio il loro servizio. Dobbiamo essere coscienti che il lavoro di un medico è di fondamentale importanza e necessità per una comunità. Rimane altresì la professione di una persona che ha diritto ad avere spazio anche per la sua vita privata e familiare. Urlare, sbraitare o minacciare non risolve alcun problema, anzi sicuramente ne aggiunge».

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