«Il centrodestra osimano tenta di rifarsi il look, ma la sostanza rimane invariata: un progetto raffazzonato, già sperimentato e fallito, che ha portato la città al commissariamento. Si presentano divisi al primo turno, ma hanno già dichiarato di essere pronti a unirsi in un eventuale ballottaggio, riproponendo lo stesso schema di un anno fa. Tenteranno di fare la solita grande ammucchiata, un’alleanza di facciata, senza un reale progetto per Osimo, utile solo a spartirsi il potere e a ingannare i cittadini». A sostenerlo sono i partiti ed i movimenti della coalizione di centrosinistra che sostiene la corsa a Palazzo comunale di Michela Glorio.
«Con la candidatura di Michela Staffolani, Osimo rischia di tornare sotto l’influenza delle solite logiche di potere imposte da Fratelli d’Italia, da Ancona o addirittura da Roma. – prosegue il comunicato delle forze di centrosinistra – Le prime dichiarazioni della candidata parlano chiaro: invece di proporre un programma per la città e per gli osimani, si pensa già a manovre, alleanze e giochi di potere per il ballottaggio. È la solita politica fatta di compromessi e accordi sottobanco, quella che ha già fallito e portato Osimo al commissariamento. A orchestrare il tutto c’è sempre lui, l’evergreen Carlo Ciccioli, che da Ancona continua a voler imporre la sua visione politica sulla nostra città. Non contento dei danni dell’amministrazione Pirani, ora sbandiera un sondaggio dai numeri fantasiosi, senza dire chi lo ha realizzato né quale sia il campione intervistato».
«A differenza loro, la nostra coalizione a sostegno di Michela Glorio si presenta ai cittadini con un progetto chiaro e trasparente, fondato su competenza, serietà e una visione concreta per il futuro di Osimo. – conclude la coalizione di centrosinistra – Non vendiamo illusioni, non ci nascondiamo dietro giochi di palazzo: il nostro impegno è per una città governata con responsabilità e nell’interesse esclusivo dei suoi cittadini. Gli osimani hanno già sperimentato sulla propria pelle cosa significa affidarsi a chi antepone gli accordi di potere al bene comune. Non cadano nella trappola di una destra che, pur cambiando i nomi, ripropone gli stessi errori. Osimo merita di più».
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