Uscito dal carcere una settimana fa,
dà in escandescenze con la compagna
e poi con la polizia: arrestato

ANCONA - A chiamare il 112 è stata la donna dopo un violento litigio. L'uomo, alla vista degli agenti, ha iniziato a insultarli cercando anche di prenderli a calci e a pugni

Volanti della polizia in servizio

Un 50enne è stato arrestato nella notte dalla polizia per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. L’uomo è stato anche denunciato per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e danneggiamento.
L’intervento è nato a seguito della richiesta da parte di una donna, compagna dell’uomo, che era stata cacciata dalla sua abitazione dopo una lite. L’uomo era rientrato nell’appartamento da circa una settimana, dopo essere stato scarcerato da Montacuto, a seguito dell’espiazione della pena detentiva per cui era ristretto per precedenti condanne per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti ed evasione.
La donna ha quindi chiamato la polizia per richiedere aiuto ma dopo qualche minuto ha telefonato nuovamente riferendo di non voler più la Volante sul posto perché l’uomo l’aveva minacciata che, se fossero arrivati, ci sarebbero state delle gravi conseguenze.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato il 50enne sulle scale dell’abitazione, in preda all’ira che urlava e inveiva contro gli operatori con frasi del tipo «Dovete morire, io vi rovino la vita e voi non contate niente».
Dopo aver tentato di farlo desistere inutilmente, l’uomo ha cercato di colpire gli agenti con calci e pugni.
Bloccato e accompagnato in questura, è stato collocato in camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Anche all’interno della questura l’uomo ha continuato a minacciare i poliziotti, tentando di danneggiare gli uffici con calci e pugni alle porte.

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