Femminicidio a Spoleto:
il blitz nella casa a Marzocca
di Gianluca Romita

SENIGALLIA - L'uomo si trova nel carcere umbro con l'accusa di omicidio volontario. Nell'abitazione Senigalliese era stato notato dai vicini poco più di una settimana fa. Veniva utilizzata dalla coppia durante l'estate o come appoggio per lavoro da parte del 47enne, agente di commercio

Gianluca Romita e Laura Papadia

E’ in stato di fermo, in carcere a Spoleto con l’accusa di omicidio volontario aggravato, il 47enne Gianluca Romita.
L’uomo, agente di commercio nel settore del vino e con una residenza anche a Marzocca, nel Senigalliese, in un’abitazione di proprietà lungo la Statale, aveva telefonato ieri alla prima moglie, residente ad Oristano, accusandosi del femminicidio dell’attuale compagna 37enne, originaria di Palermo, Laura Papadia, insieme alla quale viveva in un appartamento nel centro di Spoleto.

L’abitazione sulla Statale a Marzocca

Quando la prima moglie ha allertato il 112 i carabinieri, oltre che in Umbria, hanno effettuato un sopralluogo anche nella casa di Marzocca, dove i due avevano abitato. E’ anche qui che si sono concentrate le ricerche dato che del 47enne non si aveva ancora traccia.
Nell’abitazione umbra, infatti, era stato trovato solo il corpo privo di vita della povera Laura Papadia.

L’abitazione a Marzocca

Sul posto, nella tarda mattinata, erano intervenuti vigili del fuoco, 118 e i militari dell’Arma della compagnia di Senigallia. Dell’uomo non vi era però presenza. Successivamente è stato bloccato dai carabinieri sul Ponte delle Torri, sempre a Spoleto, dove cercava di farla finita.
Il 47enne era stato visto dai vicini di casa di Marzocca, poco più di una settimana fa. Quell’abitazione veniva utilizzata perlopiù durante l’estate poi, solo come appoggio quando il suo lavoro da agente di commercio lo portava anche a dover girare la zona delle Marche.

 

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