Un momento della conferenza stampa di presentazione stamattina alla Lega del Filo d’Oro. Nella foto Dino Latini presidente del Consiglio regionale delle Marche, Rossano Bartoli presidente della Lega del Filo d’Oro, Patrizia Ceccarani segretario Comitato tecnico scientifico ed etico Fondazione Lega del Filo d’Oro Ets, Pietro Alessandrini presidente Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Lorella Belleggia dirigente dell’Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare” di Osimo-Offagna e Vincenzo De Vivo direttore artistico dell’Accademia d’Arte Lirica e librettista opera “Una missione per due”
Inclusione, condivisione, trasmissione dei saperi, dialogo intergenerazionale, sono al centro del progetto realizzato da Accademia d’Arte lirica di Osimo, Fondazione Lega del Filo d’Oro, e Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare”, e che coinvolge 518 ragazzi e adulti di tante e diverse abilità in ogni parte della filiera creativa. Realizzato con il contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Educare insieme”, debutta in prima mondiale al Teatro La Nuova Fenice di Osimo la prima “Opera fai da te”, che coinvolge 518 ragazzi e adulti di tante e diverse abilità nel processo creativo del melodramma (testo, musica, scena) come mezzo per descrivere i sentimenti, attivare l’intelligenza emotiva, affrontare le difficoltà e vincere le paure. Sabato 24 maggio alle ore 21 e domenica 25 maggio alle ore 18 va in scena l’opera lirica in un atto “Una missione per due”, firmato da Accademia d’Arte lirica di Osimo Ets (capofila), Fondazione Lega del Filo d’Oro Ets Ente Filantropico, e Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare” di Osimo-Offagna, i tre enti a capo del progetto “Opera fai da te”.
“Opera fai da te” è un progetto di teatro musicale autenticamente nuovo costruito su inclusione, condivisione, trasmissione dei saperi e dialogo intergenerazionale, in un processo creativo che parte dai cittadini e ad essi ritorna, in qualità di creatori e insieme spettatori dell’opera che viene messa in scena. Il soggetto è degli allievi dell’Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare”, libretto di Vincenzo De Vivo, musica di Lorenzo Sidoti. Protagonisti sono i cantanti dell’Accademia Internazionale d’Arte Lirica di Osimo, gli studenti con i loro genitori, docenti e non docenti, i ragazzi con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale della Lega del Filo d’Oro, strumentisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini. Collabora l’Istituto di Istruzione Superiore “Laeng Meucci” di Osimo, in particolare l’indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo. Dirige l’opera Emanuele Bizzarri, il maestro del Coro è Aldo Cicconofri, regia, scene e costumi sono di Matteo Mazzoni, video artist Luca Attilii, light design Lorenzo Caproli.
Nella compagnia di canto, giovani artisti di provenienza internazionale che nell’Accademia di Osimo si stanno perfezionando nell’arte lirica: Laura Khamzatova, Saori Sugiyama, Anna Maisuradze, Vardui Pozoyan, Agshin Khudaverdiyev, Wooseok Choi, Aleksandr Utkin, Yuhong Lin, Rza Khosrovzade, ed inoltre, come cover, Antonella Granata, Anastasiia Remeskova, Sofiia Matviienko, Marica Lina Bisogno, Daniel Ortiz Santacruz. L’Orchestra è composta dagli studenti delle terze classi della Scuola Secondaria ad indirizzo musicale dell’Ic. “Caio Giulio Cesare”, da strumentisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini (Osr) e da “percussionisti” della Fondazione Lega del Filo d’Oro. Questi ultimi, all’interno del loro percorso educativo-riabilitativo, partecipano ad attività di musicoterapia della Fondazione, punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale. Gli strumenti possono essere infatti fonte di conoscenza sensoriale, mediata dal piacere delle “buone” vibrazioni musicali. Nel Coro, sono studenti, genitori, personale docente e personale non docente dell’I.C. “Caio Giulio Cesare”, nel coro di voci bianche sono gli studenti delle seconde classi della stessa scuola. Inoltre, ogni classe della scuola secondaria è stata inoltre coinvolta nel processo creativo di “Opera Fai da te”, grazie a laboratori di scrittura creativa e disegno da cui prendono le mosse il soggetto, le scene, i costumi del nuovo melodramma.
Il progetto “Opera fai da te” intende avvicinare i cittadini e in particolare le nuove generazioni al mondo dell’opera lirica, con un approccio dall’interno nel meccanismo di creazione e di messa in scena dello spettacolo di teatro musicale. Invece di percorrere le strade già battute del repertorio lirico, “Opera fai da te” consegna ai partecipanti la possibilità di creare un nuovo melodramma, mantenendo gli elementi principali dell’opera lirica ma trovando la chiave espressiva che meglio rappresenta il gruppo di lavoro. Il “teatro delle emozioni” da sempre al centro dell’opera lirica tradizionale diventa così quello dei bambini e dei ragazzi che hanno messo su carta i loro sentimenti e le loro paure nel laboratorio di scrittura creativa. Da uno di questi racconti ha preso vita il libretto di Vincenzo De Vivo, autore di diverse opere per alcuni dei più importanti compositori italiani della nostra epoca.
La partitura di Lorenzo Sidoti, tra i volti della scena musicale nazionale, è un viaggio attraverso sonorità differenti. Momenti di ispirazione stravinskiana si uniscono al linguaggio del melodramma nostrano per poi fondersi nel jazz e nel blues. Il tutto per mostrare nuovamente come l’opera è ed è stata il luogo musicale nel quale i compositori hanno ricercato effetti e commistioni poco usuali per dar forza alla drammaturgia. La trama di “Una missione per due” è quella dell’amicizia che nasce tra due ragazze, una principessa e una giovane pirata, grazie al quale riescono – con un poco di magia e molta collaborazione – a vincere le loro paure. Una storia piena di colpi di scena, o forse un sogno, che il regista Matteo Mazzoni propone coinvolgendo l’intero teatro, con gli spettatori protagonisti essi stessi dello spettacolo. L’intero processo creativo di “Opera fai da te” sarà raccontato in una mostra documentaria allestita il 24 e 25 maggio al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. L’esposizione sarà successivamente ospitata nelle principali città delle Marche della musica.
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