La vertenza Beko torna al Mimit:
sotto la lente d’ingrandimento
esuberi impiegatizi e produzione

ROMA - I lavoro iniziati alle 15 si stanno protraendo e saranno probabilmente aggiornati all'8 aprile. Tra i nodi da sciogliere che non soddisfano i sindacati le 210 eccedenze annunciate a Fabriano tra gli impiegati della sede centrale di via Aristide Merloni e del centro Ricerca e Sviluppo di via Campo Sportivo. Al vaglio anche l'ipotesi incentivi

 

Sono proseguite anche oggi le interlocuzioni tecniche al Mimit sugli aspetti industriali e occupazionali tra Beko Europe e le organizzazioni sindacali volte alla definizione di un accordo quadro per lo sviluppo produttivo dell’azienda. Nel corso del tavolo convocato per oggi pomeriggio e presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, il Mimit – fa sapere una nota ufficiale – ha annunciato, in accordo con il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, che Invitalia e il Comune sottoscriveranno nelle prossime ore un protocollo di intesa per l’acquisizione del sito toscano.

L’operazione – ha sottolineato il sottosegretario Bergamotto – è volta a creare condizioni favorevoli per la reindustrializzazione dell’impianto e la ricerca di un nuovo investitore, restituendo così continuità produttiva e occupazionale ai lavoratori del sito e a realizzare un percorso che porti a un modello di sviluppo territoriale di tipo sociale, ambientale ed economico.Durante l’incontro è stato inoltre approfondito dai rappresentanti di Beko Europe un aggiornamento riguardo gli incontri avuti in sede aziendale con le rappresentanze sindacali in merito all’introduzione delle nuove linee di prodotto e al nuovo modello organizzativo dei siti produttivi in attuazione del piano industriale.

Nel corso della discussone fiume che cade nel primo anniversario della nascita della Beko dall’operazione di fusione per incorporazione dell’azienda del gruppo statunitense con quello turco, e che da oggi pomeriggio alle 15 che si sta prolungando oltre il consueto orario,  si sta parlando oltre che di Siena anche dei nodi da sciogliere per Comunanza e degli esuberi nel settore impiegatizio che toccano soprattutto Fabriano tra la sede centrale di via Aristide Merloni e il centro Ricerca e Sviluppo di via Campo Sportivo. Le eccedenze annunciate dall’azienda sarebbero 210 ed i sindacati  (Fim, Fiom, Uilm) temono che un depauperamento massivo o la delocalizzazione della forza lavoro possa sottendere il rischio di chiusura. Si sarebbe cominciata anche profilare l’ipotesi degli incentivi. Un nuovo tavolo tecnico tra le parti verrà convocato dal Mimit nei prossimi giorni. L’ipotesi è quella di aggiornarlo all’ 8 aprile.

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