Presa banda dei furti d’auto:
arrestati quattro giovani di Cerignola

CIVITANOVA - Sono stati individuati i responsabili di due furti messi a segno lo scorso luglio tra le province di Macerata e Ancona. L'indagine dei carabinieri basata su telecamere e impronte digitali

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Uno dei cinque fermati nel luglio scorso davanti alla stazione di Civitanova

di Laura Boccanera

Furti d’auto tra le province di Macerata e Ancona, cinque giovani di Cerignola nei guai: quattro arresti e un obbligo di firma. Sono stati individuati i responsabili di alcuni furti messi a segno fra il Maceratese e l’Anconetano grazie a un’indagine dei carabinieri basata su telecamere e impronte digitali. I militari della compagnia di Civitanova hanno arrestato quattro persone e imposto l’obbligo di firma a un quinto individuo, tutti residenti a Cerignola in provincia di Foggia, con l’accusa di aver rubato due auto nelle province di Macerata e Ancona lo scorso luglio.

L’indagine è partita la scorse state quando, durante un controllo notturno a Montecosaro, una pattuglia ha intercettato due vetture sospette, un’Audi A1 e una Ford Fiesta, che non si sono fermate all’alt. Ne è seguito un inseguimento, terminato con l’abbandono dei mezzi in aperta campagna e la fuga dei ladri a piedi. Dai successivi accertamenti, l’Audi era risultata rubata poche ore prima a Macerata, mentre la Ford, con targa e numero di telaio alterati, era stata sottratta alcune settimane prima ad Ancona.

Poche ore dopo, alla stazione ferroviaria di Civitanova i carabinieri hanno fermato cinque giovani tra i 20 e i 30 anni, già noti alle forze dell’ordine. Nei veicoli abbandonati sono stati trovati strumenti da scasso e dispositivi elettronici per forzare le auto. Inoltre, le impronte digitali raccolte a bordo sono risultate compatibili con quelle di alcuni dei fermati. Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza e all’analisi delle celle telefoniche, l’autorità giudiziaria ha ritenuto solide le prove raccolte, emettendo i provvedimenti cautelari.

All’alba, i carabinieri hanno eseguito gli arresti nelle abitazioni dei sospettati: quattro sono stati posti ai domiciliari, mentre per il quinto è stato disposto l’obbligo di firma. Le indagini proseguono per verificare se il gruppo sia coinvolto in altri furti avvenuti nella zona.

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