Beko, esuberi al palo
ma ok agli incentivi all’esodo

FABRIANO – Dopo l’incontro di mercoledì scorso azienda e sindacati torneranno al Mimit per confrontarsi l’ 8 e 14 aprile prossimi

 

Nell’incontro tenutosi l’altro ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono stati fatti alcuni passi in avanti, in particolare su incentivi all’uscita, ammortizzatori sociali conservativi e impegni assunti dal Governo. «Il Mimit ha difatti dichiarato di aver aperto la due diligence con Invitalia per poter procedere alla acquisizione del sito di Siena; anzi Invitalia e il Comune di Siena dovranno stipulare un protocollo di intesa al fine di comprare l’immobile, realizzare la reindustrializzazione del sito e favorire lo sviluppo del territorio. – spiegano in una nota i sindacati Fim, Fiom, Uilm e Ugl – Quanto agli ammortizzatori sociali vi è un generale impegno a usare strumenti conservativi, tali da escludere i licenziamenti. Le uscite avverranno solo su base volontaria, o più precisamente non oppositiva. Quanto agli incentivi la Direzione di Beko ha formulato una nuova proposta tenendo conto almeno in parte dei rilievi sindacali, alzando gli importi e semplificando lo schema di calcolo, fino a un massimo per gli ultracinquantenni che non agganciano la pensione di 18 mensilità o 85.000 euro».

L’azienda ha inoltre confermato l’attribuzione di un nuovo prodotto a comunanza (entro tre mesi) come da richiesta sindacale. «Sono state proposte delle bozze di testo su cui proseguire il confronto e sciogliere alcuni nodi irrisolti al prossimo incontro del giorno 8 aprile, come la valorizzazione complessiva degli importi degli incentivi e di alcuni asset impiegatizi. A valle dell’incontro si terranno assemblee in tutti i luoghi di lavoro per valutarne, insieme ai lavoratori, i contenuti» concludono le segreterie di Fim, Fiom, Uilm e Ugim. L’incontro è stato aggiornato al Mimit alle date dell’8 e 11 aprile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X