«Migliorare, rendere sempre più funzionali i servizi di ordine sicurezza pubblica e quindi per elaborare strategie regionali in piena coerenza con l’indirizzo, l’orientamento, le direttive assunti a livello centrale e per focalizzare soprattutto le principali criticità e problematiche nelle province delle Marche. Il tavolo di oggi sarà un’occasione per ognuno di noi per avere uno spaccato un po’ sulla situazione e l’andamento della criminalità nel nostro territorio. Tra queste, sotto osservazione, la devianza giovanile, un aspetto che dovrà essere considerato prioritariamente».
Così il prefetto di Ancona, Maurizio Valiante questa mattina poco prima dell’inizio della riunione della Conferenza regionale delle Autorità di polizia, da lui presieduta in prefettura, e alla quale sono stati invitati a partecipare i prefetti delle province di Pesaro Urbino, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo; il presidente della Giunta Regionale, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello, il procuratore della Repubblica – Dda presso il tribunale di Ancona, il procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, il sindaco di Ancona, il presidente della Provincia di Ancona, il presidente Anci Marche, il comandante della Legione carabinieri Marche, il comandante regionale della Guardia di Finanza, i vertici provinciali delle forze di polizia delle cinque province marchigiane e il capo Centro Dia di Roma.
Durante la conferenza, i prefetti delle Marche, affiancati dai vertici provinciali delle forze dell’ordine, hanno presentato le relazioni sullo stato dell’ordine pubblico e dell’andamento della criminalità nei rispettivi territori.
Dai dati emersi, il quadro complessivo evidenzia una situazione in cui non si rileva una presenza strutturata e stanziale di organizzazioni mafiose nel territorio regionale. Tuttavia, è stata sottolineata la crescita di reati che suscitano particolare allarme sociale, come quelli predatori, le truffe, in particolare ai danni degli anziani; i crimini informatici, la violenza di genere e quella minorile.
Su questi ultimi fronti, si è concordato sulla necessità di rafforzare le strategie di contrasto, anche in chiave interprovinciale e regionale. In particolare, si è discusso di attivare operazioni congiunte per combattere la mobilità criminale, considerato che spesso gli autori dei reati provengono da fuori regione.
Un focus specifico è stato dedicato alla violenza giovanile, fenomeno in preoccupante ascesa e che in alcuni casi sfocia in veri e propri reati, anche con l’uso di armi bianche. A tal proposito, è prevista a breve l’attivazione di un tavolo di confronto con la procura per i minorenni per avviare un percorso condiviso con forze dell’ordine, amministrazioni locali e servizi sanitari, con l’obiettivo di creare una rete di supporto che possa prevenire e contenere queste forme di devianza.
Non meno rilevante il tema della violenza di genere: in agenda per il 15 aprile, presso la prefettura di Ancona, un incontro della “Rete antiviolenza provinciale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere contro le donne”, con l’obiettivo di definire azioni mirate e coordinate sul territorio.
Altro nodo centrale del confronto è stato l’ordine pubblico economico. In quest’ambito, è stata ribadita l’importanza della collaborazione interistituzionale, soprattutto alla luce del protocollo siglato con la Direzione Distrettuale Antimafia lo scorso ottobre. Particolare attenzione sarà riservata all’utilizzo dell’innovativo sistema Infocamere, che consentirà accertamenti rapidi sui cambi societari e sulle partecipazioni in imprese potenzialmente a rischio infiltrazione.
In tale prospettiva, saranno calendarizzate riunioni periodiche del Gruppo Interforze Antimafia (Gia), a livello regionale o interprovinciale, per sviluppare analisi congiunte soprattutto nelle aree interessate dalla ricostruzione post-sisma o dai danni provocati da recenti eventi alluvionali. Particolare attenzione sarà rivolta anche al contrasto dell’uso illecito di manodopera e al monitoraggio dei subappalti, con controlli programmati sulla sicurezza nei cantieri considerati più sensibili.
Il sindaco di Ancona e il presidente della Regione Marche hanno espresso soddisfazione per il livello di approfondimento emerso nel corso dell’incontro, garantendo il massimo impegno delle rispettive istituzioni per affrontare, con spirito di collaborazione, le criticità rilevate e contribuire alla sicurezza dei cittadini marchigiani.
(Ultimo aggiornamento delle 18.52)
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