
Da sinistra Giacomo Petrelli, Mimmi Giangiacomi e Susanna Dini, alcuni dei consiglieri del Gruppo Pd
«Sono bastati appena tre giorni per aumentare la già preoccupante confusione all’interno della giunta Silvetti. Dopo la pessima figura in consiglio comunale, i cittadini di Ancona si sono trovati davanti a un nuovo spettacolo di dichiarazioni contraddittorie e confusione istituzionale. Da due anni si parla di una possibile alternativa alla pista ciclabile in via Marconi, un progetto già finanziato. L’assessore Zinni ha condotto presunte “interlocuzioni” per spostare il tracciato in area portuale, un’ipotesi sempre ritenuta irrealizzabile da Garofalo, che lo ha ribadito pubblicamente anche venerdì scorso. Nonostante questo, martedì il sindaco Silvetti ha dichiarato che la pista si farà, lungo i binari della Stazione Marittima. Ma in giunta si parlano?» A domandarselo è il gruppo consiliare del Pd di Ancona.
«A gettare altra confusione è intervenuto ieri Bugaro, rappresentante del Ssindaco nel comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale. Bugaro ha chiuso la porta alla ciclabile in porto, definendo il progetto della ciclabile al porto “sbagliato” (se ne andassero su quella del conero dice… ) e sostenendo che la perdita di finanziamenti non è un problema. Il Sindaco non dialoga nemmeno con il proprio rappresentante? – continuano a chiedersi i consiglieri dem – Totale disinteresse dunque sul fronte della mobilità ciclabile. cancellati gli interventi già previsti e finanziati, Archi e Borghetto l’unica rimasta, la ciclovia del Conero, è ormai ridotta ad una foresta impenetrabile. Nel frattempo, Silvetti aveva annunciato la riapertura della Stazione Marittima, parlando di “interlocuzioni a vari livelli” con Rfi. Ma chi sta realmente trattando con Rfi?»
Sulla Marittima, ieri si è letto del via libera a un parcheggio sull’area dell’ex stazione,«scelta che aggiunge confusione a confusione. Resterebbero infatti due binari, ma inutilizzabili.- prosegue la nota del Gruppo consiliare del Pd – Il sindaco ha parlato di un treno in transito senza passaggi a livello, anche perché Rfi sta eliminando tutti i passaggi a livello per legge, come dimostra l’ultimo caso nelle Marche, a Rosora, celebrato dall’assessore regionale Baldelli. Nel caso Garofalo dice che non esiste l’ipotesi di rimettere il passaggio a livello. Aspettiamo dunque che ci venga spiegata quale sarebbe la soluzione in grado di far transitare un treno “libero” lungo la strada del Mandracchio. Per ora, solo confusione e propaganda».
Poi l’affondo politico: «Ai cittadini interessa poco questo teatrino politico. A loro interessa avere soluzioni concrete e sostenibili per una mobilità cittadina già oggi estremamente complessa. Le scelte sbagliate e la mancanza di decisioni stanno aggravando la situazione, come dimostra la cancellazione della ciclabile di via Marconi, nata per migliorare la viabilità ma finita per aumentare il congestionamento del centro città. Mettere al centro la mobilità sostenibile significa immediatamente fare delle scelte che siano subito cantierabili. tra queste il rilancio dell’anello filoviario e l’introduzione di navette elettriche per collegare il centro, con ricadute positive anche sulla qualità dell’aria» concludono i consiglieri comunali del Partito Democratico.
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