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Nove mesi per sistemare la strada,
Bruni sbotta e lascia la maggioranza

LORETO – Il consigliere annuncia la decisione di sfilarsi dal civica che governa e sostiene il sindaco Paolo Niccoletti. “In tre anni di amministrazione della lista “Adesso Loreto” ho soltanto ascoltato proclami e promesse, troppe parole e pochi fatti” scrive Roberto Bruni

Roberto Bruni in via Lavanderia

Nove mesi per sistemare via Lavanderia e ancora il ponte è chiuso al traffico, la goccia fa traboccare il malumore del consigliere comunale Roberto Bruni che annuncia la sua fuoriuscita dalla civica Adesso Loreto e dalla maggioranza. “In tre anni di amministrazione della lista “Adesso Loreto” ho soltanto ascoltato proclami e promesse, troppe parole e pochi fatti, con un programma elettorale votato dagli elettori disatteso e dimenticato dentro al cassetto. Questo modo di fare politica non mi piace affatto, non mi appartiene e credo che sia giunto davvero il momento di cambiare e lo faccio per non deludere chi ha espresso in me fiducia che io, invece, ho perso nei confronti di questa lista che ho sostenuto e per la quale ho contribuito in modo determinante nella vittoria – scrive il consigliere comunale Roberto Bruni -. In settimana presenterò al presidente del Consiglio Comunale e ai capigruppo dei rispettivi gruppi consiliari la comunicazione della mia uscita da questa maggioranza, una maggioranza che non merita più il mio appoggio. Solo così potrò davvero proseguire lavorando concretamente per la mia città”. La maggioranza che sostiene Niccoletti passa perciò da 11 a 10 consiglieri, mentre l’opposizione guadagnerà un rappresentante, passando da 5 a 6 consiglieri. Una defezione che perciò non mette a rischio la sindacatura, ma fa emergere tutto il malcontento di Bruni.  “Sono trascorsi più di nove mesi dalla chiusura alla circolazione veicolare di via Lavanderia per consentire i lavori di sistemazione della strada e di rifacimento del ponticello.

I lavori in via Lavanderia contestati da Bruni

Ad oggi abbiamo ancora una strada chiusa, incompleta data l’assenza del marciapiede, dei paletti di protezione del percorso pedonale a raso che, tra l’altro, è del tutto insignificante e anche molto pericoloso, una strada allargata e rifatta solo in parte, un’illuminazione installata dove fa più comodo al privato che edifica ed una zona deturpata dalla costruzione di un muro in cemento armato il quale, nel punto più alto, raggiunge i sette metri. Agli atti ci sono ben cinque ordinanze, di cui quattro sono proroghe” continua Bruni, motivando la sua protesta. “Il colmo si raggiunge considerando che all’interno del cantiere c’è una famiglia residente imprigionata tra i lavori. Non vi sembra tutto ridicolo? Perché questi tempi lumaca da parte dell’amministrazione comunale? Perché tutto questo menefreghismo da parte di chi, invece, dovrebbe assiduamente sollecitare? Il Sindaco Niccoletti assieme alla sua squadra dimostrano, ancora una volta, tutta l’incapacità di amministrare la città, l’inadeguatezza dei ruoli che ricoprono e l’incompetenza di gestire la cosa pubblica” conclude duramente Bruni.

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