E’ stata presentata nella giornata di lunedì 18 giugno la procedura di licenziamento collettivo di 59 occupati su 147. L’azienda Astaldi è l’esecutrice dei lavori del raddoppio della SS76 e della Pedemontana delle Marche. L’Astaldi ha dichiarato un esubero strutturale di 14 impiegati e 45 operai operanti nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico. Si era paventato in passato il rischio di un blocco dei lavori. L’azienda Astaldi ha sostenuto la sostanziale impossibilità di andare avanti nelle lavorazioni nei tempi ipotizzati, “dopo che nelle sedute del CIPE del 26 aprile u.s. e successive non sono entrati in discussione i finanziamenti del terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche e la perizia 6 del lotto 1.1. – informano i sindacati di categoria.
“La commessa, come si ricorderà – dicono i sindacati – ha subito già due stop (per alterne vicende societarie Btp-Impresa) e il terzo determinerebbe la semplice constatazione dell’impossibilità della realizzazione dell’opera. Dopo numerosi incontri con Quadrilatero che aveva dato molte rassicurazioni sul finanziamento da parte del CIPE delle perizie “le organizzazioni sindacali ritengono Quadrilatero non esente da responsabilità per la situazione di blocco delle lavorazioni che si determinerà e reputano incredibile ricorrere ad una riduzione del personale quando ci sono ancora oltre 174 milioni di euro di lavorazioni da eseguire, diversi chilometri di strada e svariate gallerie da consegnare”. I sindacati “ritengono incredibile che un’opera strategica per il territorio regionale possa non vedere la luce, con evidenti ricadute economiche anche per le aree colpite dal sisma relativamente alla mancata realizzazione della Pedemontana delle Marche”, si legge in una nota di Feneal- Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. Per queste ragioni, le segreterie provinciali dopo le assemblee di mercoledì hanno proclamato per ieri e oggi due giornate di mobilitazione presso i cantieri della Quadrilatero e contemporaneamente richiesto un incontro ad Astaldi. “L’invito è che ciascuno, Astaldi – Anas – Quadrilatero – Regione – Comune di Fabriano, facciano la propria parte per sbloccare questa situazione, quello che occorrerebbe è una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti, per evitare che una delle poche opere pubbliche finanziate in Italia diventi l’ennesima incompiuta a danno del territorio e dei cittadini”, concludono.
Spettro incompiuta Quadrilatero, a rischio i lotti Serra San Quirico e Cancelli
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