Da ieri, 25 giugno al 29 non potranno essere prenotate le prestazioni da Centro Unico di Prenotazione dell’ospedale di Osimo-Inrca “e oltre a questo siamo venuti a conoscenza che non è più possibile prenotare un elettrocardiogramma a meno che non sia comprensivo di visita cardiologica; le prenotazioni per interventi di chirurgia ambulatoriale sono interrotte, se la giustificazione della direzione è quella di dire che il personale è ridotto perché in ferie, allora, il personale va assunto”.Tornano all’attacco Milena Montesi e Stefano Tenenti, referenti di Usb. Ancona rilevando che “nessuna assunzione è stata fatta da quando è subentrato il nuovo Ente ad Osimo e non vengono garantiti al personale nemmeno le stesse modalità di applicazione della legge 104 sull’assistenza ai parenti disabili gravi, rispetto alle altre strutture sanitarie mandando in debito orario i dipendenti che ne usufruiscono,diritto che esula dal nuovo Ccnl. La politica locale e regionale continua a dire che va tutto bene tanto che il Direttore dell’Inrca sembra sia stato riconfermato per almeno altri due anni”.
In contemporanea nell’Av2 “oltre a tutti i disagi che subiscono gli utenti quando accedono alle strutture socio sanitarie,i medici e il personale del comparto è ridotto all’osso, garantiscono comunque i servizi ambulatoriali e l’assistenza nei reparti senza conoscere se e quante persone abbiano risposto ai telegrammi per le assunzioni straordinarie che servono per la copertura delle ferie estive,con tutti i disagi dei nuovi arrivati che non potranno nemmeno fare un periodo di affiancamento.- ricordano i due sindacalisti – Oltre a questo il personale del comparto si ritrova anche per il 2017 ad avere meno risorse economiche derivanti dal fondo della produttività perché decurtato di quella percentuale che è stato utilizzato per compensare lo straordinario che il personale ha fatto su autorizzazione del dirigente per la mancanza di personale; in questo modo i dirigenti dell’Asur/AV2 dimostrano che i bilanci stanno alla pari, loro raggiungono gli obiettivi regionali,chiudono o riconvertono i piccoli ospedali che però non rispondono alle esigenze della popolazione, il tutto a discapito degli utenti e dei lavoratori, ma il Governatore proroga gli incarichi ai direttori”.
L’Unione sindacale di base ritiene che l’utenza “stia subendo una politica regionale che non ha nessun obiettivo serio per una buona programmazione sanitaria e lo si evince anche dal nuovo Piano socio-sanitraio2018/2020, un report di dati che dimostrano l’inefficienza di cosiddetti tecnici che ammettono con i dati di un aumento pro capite della spesa sanitaria verso i privati, di un aumento della mobilità passiva per gli interventi di bassa complessità,di un’aumento delle liste di attesa e chi piu ne ha piu ne metta. Perchè le istituzioni devono dimostrare che tutto va male?Hanno forse degli interessi particolari?Sono piu importanti le cariche politiche dirigenziali o la tutela della salute dei cittadini?”
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