di Marco Ribechi
(foto di Federico De Marco)
Applausi risuonano nei prati e nelle montagne tra Castelraimondo e Serrapetrona. Le corde di un violino vibrano festose a salutare l’estate. Risorgimarche è tornato nella provincia più ferita dal sisma e già migliaia di persone sono accorse per godere della prima tappa. Non poteva essere altrimenti con un ospite del calibro di Angelo Branduardi che immerso nella rigogliosa natura dei Piani di Crispiero ha saputo trovare il luogo ideale per offrire la sua arte.
«La musica nasce con l’uomo – spiega Branduardi a inizio concerto – la storia della musica è la storia dell’umanità. Le giornate speciali come questa ci ricordano che la musica può ancora aiutare a star meglio». L’aiuto alle popolazioni terremotate e la ripresa del territorio colpito è la prima missione della rassegna musicale che da quest’anno si arricchisce anche del dopofestival: nei comuni dove si fermerà la carovana di Risorgimarche sarà possibile acquistare prodotti locali e festeggiare per tutta la notte. «È un’iniziativa che vuole essere assolutamente inclusiva – spiega l’ideatore Neri Marcorè – sempre ci sono persone che cercano la polemica ma tutti voi potete testimoniare lo spirito e il valore della riscoperta di questi luoghi». Ma è la grande presenza di persone di ogni età, in un giorno infrasettimanale, a dar prova di quanto Risorgimarche significhi per il territorio. Non solo spettatori locali ma anche gruppi da Brescia, Latina, Firenze, sono in migliaia per ascoltare i componimenti di Branduardi che, anche grazie all’esecuzione di molti pezzi dedicati a San Francesco, assumono quasi valore terapeutico e salvifico. Atmosfere medioevali, sacre e popolari si fondono con il paesaggio dell’infinito marchigiano creando la sospensione del tempo così tipica della valli della Regione al plurale. Il prossimo concerto sarà il 6 luglio a San Lorenzo di Treia con un altro grande ospite, Simone Cristicchi.
(seguono altre foto)
RisorgiMarche baciato dal sole: in migliaia per Piero Pelù (Foto)
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