Pronto soccorso dell’ospedale di Osimo in affanno, in questi giorni di Agosto, per il sovraffollamento di pazienti ma soprattutto per la forte carenza di medici. Nel presidio ospedaliero accorpato all’Inrca di Ancona dallo scorso 1 gennaio, non sono solo chiusi la farmacia ospedaliera (che riaprirà a settembre) e l’ambulatorio di Ginecologia (dall’11 al 18 agosto), ma continua ad essere in sofferenza sopratutto uno dei reparti nevralgici. Al momento degli almeno 11 sanitari che dovrebbero essere in servizio nel reparto di Medicina d’Urgenza (distribuiti su più turni quotidiani), sono operativi solo in 7 e, come è intuibile si lavora in condizioni limite per non interrompere il servizio pubblico.
In certe ore della giornata è di turno un medico soltanto (dovrebbero lavorare sempre in due) con la sala d’attesa gremita di pazienti. Non basta. Non è mai stato attivato il doppio turno notturno previsto per legge e vigente in tutti gli altri pronto soccorso degli ospedali della provincia. Nelle ore notturne, il saniatrio del pronto soccorso deve anche tamponare le emergenze di tutti i reparti del nosocomio oltre a gestire le urgenze. I concorsi per l’assunzione a termine di camici bianchi per ora sono andati tutti deserti. In queste settimane sono state bandite nuove selezioni ma se non saranno assunti nuovi medici entro ottobre il pronto soccorso osimano rischia la chiusura perché uno dei 7 sanitari ha presentato proprio in questi giorni le sue dimissioni, avendo accettato un nuovo incarico in un’altra struttura.
A questa situazione critica si aggiunge il depauperamento delle consulenze necessarie per un pronto soccorso. Figure specialistiche, come ad esempio quella del pediatra, che nell’ospedale osimano non esistono più. In stand by è inoltre la consegna dei lavori di completamento delle stanze della terza corsia di Chirurgia, al primo piano del presidio ospedaliero che, secondo le previsioni, dovrebbero essere destinate proprio al pronto soccorso.
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