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Spese pazze in Regione
assolti anche Massi, Di Furia e Procaccini

TRIBUNALE - Il pm aveva chiesto due anni di reclusione con l'accusa di peculato per i rimborsi percepiti dai gruppi consiliari tra il 2008 e il 2012. Nell'inchiesta che vedeva 66 imputati restano solo tre ex consiglieri regionali ad attendere il giudizio

Assolti perché il fatto non sussiste, così anche l’ex consigliere regionale Pdl Francesco Massi Gentiloni Silveri, l’ex addetto al gruppo Pdl Massimo Di Furia e l’ex Pdci Cesare Procaccini escono di scena dal processo per le cosiddette “spese pazze” in Regione. Massi e Di Furia erano stati rinviati a giudizio per peculato per aver messo a carico dei rimborsi del gruppo regionale 140 euro di abbonamento all’associazione Nuova accademia della cucina marchigiana, per Procaccini la spesa contestata era di 204 euro.  Il pm Ruggiero Dicuonzo aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione, i giudici invece hanno scagionato gli imputati con formula piena. Confermate dunque le decisioni del gup Francesca Zagoreo: 55 imputati sono stati prosciolti e altri 5 assolti in rito abbreviato perché il fatto non sussiste.

Restano in attesa di giudizio a questo punto solo gli ex consiglieri Franco Capponi (Pdl), Enzo Marangoni (Ln) e Ottavio Brini (Pdl), che si sono avvalsi della facoltà di chiedere il rinvio dell’udienza in base al decreto che sospende i giudizi per imputati e avvocati dei Comuni colpiti dal sisma.

(E. Ga.)

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