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Variante Mercato delle Erbe,
Italia Nostra si appella
al ministro Bonisoli

ANCONA – Variante urbanistica approvata tra le proteste dell'opposizione in Consiglio comunale, ora l'associazione chiede di vigilare sul restauro del mercato coperto di corso Mazzini. “La Soprintendenza può bloccare ogni intervento non finalizzato alla integrità della struttura”

Teatro del gusto al Mercato delle Erbe, approvata la variante urbanistica tra le proteste del M5S e Stefano Tombolini, Italia Nostra si appella al ministro dei beni culturali affinché il ministero vigili sul restauro della struttura coperta di corso Mazzini. Aumentano gli spazi, con la possibilità di realizzare 543 metri quadri soppalcati al primo piano, aumentano gli usi con le destinazioni culturali e di commercio al dettaglio, così cambia il Mercato delle Erbe con le previsioni urbanistiche approvate in via definitiva a maggioranza dal Consiglio comunale del 26 settembre. “È indubbio – commenta la nota dell’associazione Italia Nostra di Ancona – che la città ha numerosi ‘contenitori’ da recuperare ad un uso pubblico e privato e che quindi sia possibile pensare anche ad una cambio di funzioni, purché compatibili con le strutture esistenti, col valore culturale della struttura, la viabilità e le motivazioni di opportunità commerciale. La Soprintendenza, per quel che si è appreso, ha fornito un primo parere favorevole purché l’intervento sia di ‘restauro’, pur in presenza di cambi di funzione. Ricordiamo che con la voce restauro, secondo l’art. 29 del Codice dei Beni Culturali, si intende “l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali”. Poiché le notizie apparse sui giornali sembrano indicare un progetto di modifica dell’integrità materiale con l’aumento delle superfici, la sezione di Ancona di Italia Nostra ha rivolto un appello alla Soprintendenza delle Marche ed al Ministro Bonisoli affinché, nel prosieguo delle procedure ed alla presentazione del progetto conseguente, verifichi se effettivamente si tratterà di un progetto di restauro od altro. In questo secondo caso spetterà alla Soprintendenza bloccare ogni intervento che non sia finalizzato alla integrità materiale della struttura” conclude Italia Nostra. Il progetto di riqualificazione dovrà essere presentato dal gestore privato del mercato, che il Comune selezionerà tramite bando per concedere la struttura liberty di corso Mazzini per i prossimi 30 anni.

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