“Per far riaprire la farmacia dell’ospedale di Osimo, siamo pronti anche come Ospedale della Provvidenza a pagare il personale medico e non, necessario per lo svolgimento giornaliero del servizio”. E’ la proposta o la provocazione che le liste civiche di Osimo girano al direttore dell’Inrca, Gianni Genga. La farmacia dell’ospedale di Osimo è chiusa da mesi e il disservizio sta creando disagi soprattutto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie. Le medicine salva vita possono infatti essere ritirate solo all’ex Crass di Ancona ogni 30-40 giorni. “Non è più accettabile un simile disservizio. – ribadiscono i movimenti civici di Osimo – Diffidate di chi vi dirà che tutto funziona bene, di chi ha il dialogo istituzionale e non litiga per salvare la sanità di Osimo e di chi prima aiuta a distruggerla poi si straccia fintamente le vesti. Con noi la farmacia dell’ospedale tornerà. Speriamo che il nostro impegno attuale e il contesto elettorale spinga chi di competenza a risolvere subito la questione. Tributeremo ogni sorta di onore”.
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