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Azienda unica rifiuti
Tombolini: «Mancinelli si dimetta»
Berardinelli: «Più costi per i cittadini»

ANCONA – Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che mette in stand by il progetto dell'Ata 2, le opposizioni doriche vanno all'attacco della prima cittadina. Nel mirino anche i sindaci Pugnaloni e Mangialardi e l'ex presidente della provincia Serrani

Stefano Tombolini

Azienda unica dei rifiuti: il progetto resta congelato in attesa di capire quali saranno i prossimi step, ma intanto si scatenano le reazioni politiche, con il consigliere comunale 60100, Stefano Tombolini, che arriva a chiedere le dimissioni della sindaca Valeria Mancinelli. Dopo lo stop del Consiglio di Stato arrivato ieri, il consigliere Fi, Daniele Berardinelli, definisce la sentenza dei giudici romani come «l’ennesima bocciatura legale della prima cittadina di Ancona. Nonostante gli avvertimenti di molti sindaci, a cominciare da quelli di Falconara e Jesi, Mancinelli ha voluto portare avanti un progetto difeso solo da lei e dai suoi sodali, costringendo ora l’intera Provincia a subire un ritardo di mesi nella riorganizzazione del servizio, finendo per causare maggiori costi per i cittadini». Ancora più duro l’intervento di Tombolini, condiviso nella sua pagina di Facebook: «Mancinelli, insieme a Serrani (ex presidente della provincia di Ancona, ndr) ed ai sindaci di Osimo e Senigallia, Pugnaloni e Mangialardi, hanno deliberatamente dilapidato soldi pubblici in un progetto che il Consiglio di Stato ha ha ribadito essere sbagliato. Il sindaco-avvocato ha perso la sua causa più grande. Ora – attacca –, dopo aver risarcito i soldi dei cittadini spesi vanamente, lei ed i suoi devono andarsene».

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