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Nuovo Inrca, riaperto il cantiere:
da gennaio le opere di sopraelevazione

CAMERANO - Ruspe al lavoro per mettere in sicurezza le paratie dell’area di sedime e adeguare le fondazioni alle prescrizioni antisismiche. Dopo la pausa natalizia con il posizionamento di travi e pilastri, si cominceranno, a vedere le prime strutture del nuovo ospedale. Aggiornato il crono programma: il polo sanitario dell'Aspio sarà pronto tra 3 anni. Nel frattempo Il dg dell'Inrca di Ancona, Gianni Genga, lavora per migliorare i servizi nel presidio ospedaliero di Osimo

Le gru del cantiere nuovo Inrca all’Aspo di Camerano (foto Giusy Marinelli)

Ruspe e betoniere di nuovo in azione nel cantiere del nuovo Inrca, all’Aspio di Camerano. Da qualche settimana sono ripartiti i lavori per la messa in sicurezza delle paratie dell’area di sedime sul declivio a nord e per adeguare le fondazioni alle prescrizioni antisismiche, un obbligo normativo ancora più stringente dopo il terremoto del 2016. “Un intervento, che come annunciato da tempo, sta gestendo la Regione e che terminerà entro la fine dell’anno. – spiega il dg dell’Inrca, Gianni Genga – Nelle prime settimane di gennaio, invece, si cominceranno a vedere le strutture del nuovo ospedale, travi e pilastri. Subito dopo la pausa delle festività natalizie, la Cmc, la ditta assegnataria dell’appalto, inizierà infatti le opere edilizie di sopraelevazione”. Tra lungaggini burocratiche e ritocchi al progetto, per forza maggiore, è stato aggiornato anche il cronoprogramma: con molta probabilità ci vorranno quasi 3 anni per concludere l’opera che dovrebbe essere inaugurata tra il 2020 ed il 2021.

Rendering del nuovo Inrca dell’Aspio

Nel frattempo l’Inrca della Montagnola di Ancona e il presidio ospedaliero di Osimo continueranno a svolgere al meglio tutti i servizi. Al Ss. Benvenuto e Rocco in particolare stanno per entrare in funzione le nuove stanze della terza corsia di Chirurgia. “La scorsa settimana hanno passato il collaudo e stiamo attendendo gli arredi e poi le inaugureremo. – conferma Genga – Un nuovo spazio che andrà a supportare quelli già attivi nelle due corsie di Chirurgia oltre che qualche esigenza di ricovero di osservazione del Pronto soccorso. Senza collegamenti specifici, essendo al piano superiore dell’ospedale rispetto al Pronto soccorso non potrà essere considerato una Medicina d’Urgenza ma è un’opportunità in più che si viene a determinare perché garantirà all’ospedale di Osimo 18 posti letto aggiuntivi”.

Il direttore dell’Inrca Gianni Genga

Il vero problema dell’ospedale di Osimo resta però la carenza ormai inveterata di personale medico al pronto soccorso. Negli week end la sala d’attesa del reparto di Medicina d’urgenza è stata super affollata e alcuni giorni della scorsa settimana non sono bastate le barelle disposte lungo il corridoio per sistemare i pazienti, tra letti dell’Obi tutti occupati e impossibilità di ricovero negli altri reparti del nosocomio. “La ricerca di medici per la Medicina d’Urgenza resta il problema più serio per tutto il sistema Marche, ma è ancora più sentito a Osimo per via della dotazione organica bassa che stiamo cercando di integrare. – rimarca anche il direttore generale dell’Inrca di Ancona – Bisognerà necessariamente valutare la modifica dei criteri e strategia per l’arruolamento dei medici, come hanno fatto altre regioni, ad esempio l’Emilia Romagna e la Lombardia. I medici del pronto soccorso di Osimo e dei 118 sono semplicemente straordinari, perché lavorano in condizione di disagi. Per me è un obiettivo prioritario cercare di risolvere questo problema, ci stiamo provando anche se non nascondo le grandi difficoltà”.

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo

Dal prossimo 1 dicembre lascerà poi la guida dell’Unità di Gastroenterologia per andare in pensione il dottor Marco Silvestrelli, un professionista storico del Ss. Benvenuto e Rocco. “Non sarà facile sostituirlo, ma lascia in reparto ad Osimo due colleghi formati da lui e molto bravi. A breve arriverà un nuovo medico, lo abbiamo già individuato – annuncia il dg Genga – La situazione degli altri reparti dell’ospedale di Osimo si è invece stabilizzata. A Medicina è già arrivato il sesto sanitario, presto sarà assunto anche il quinto chirurgo. Comunque stiamo cercando di rendere sempre più operativa l’integrazione tra reparti dell’ospedale di Ancona e quelli del presidio ospedaliero di Osimo ad esempio con la tele-refertazione della Radiologia. Magari non è tutto a posto ma c’è l’impegno per migliorare la situazione”. Risolto infine anche il problema del nuovo servizio di consegna dei farmaci per le cure domiciliari dei malati oncologici. “C’era la possibilità di istituire il servizio in ospedale ma l’Asur ha ritenuto più opportuno svolgerlo al Poliambulatorio di Osimo. – ricorda il dg dell’Inrca – L’input agli uffici del Distretto è stato dato, ora si tratta di allineare il percorso e le comunicazioni. La cosa più importante che i pazienti abbiano visto risolta la questione”.

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