Stamattina ha incontrato tutti i dipendenti del servizio igiene urbana di Osimo per rassicurarli sul loro futuro lavorativo. La recente sentenza del consiglio di Stato ha annullato gli atti dell’Ata2 propedeutici alla costituzione dell’azienda unica dei rifiuti e dopo lo stop alla procedura e le polemiche politiche, il sindaco Simone Pugnaloni ha deciso di affrontare a viso aperto i lavoratori di Astea spa che per la città dei senza testa gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Fa parte del Gruppo Astea anche al Ecofon, la srl satellite che insieme a Multiservizi è pronta a costituire la società consortile per gestire in house il ciclo dei rifiuti. “L’incontro si è svolto nella massima serenità – racconta Simone Pugnaloni – Oggi con l’amministratore delegato Astea Fabio Marchetti ho fatto visita a tutti i dipendenti del servizio igiene urbana del comune di Osimo effettuato da Astea. Nulla è successo dopo la sentenza. Astea continuerà a gestire il servizio fino a nuova decisione dell’assemblea dei sindaci della provincia di Ancona Ata2. I sindaci continueranno sempre ed ovunque ad esprimere la volontà dell’arredamento in house. Il privato non è all’odg”.
Il sindaco Pugnaloni spiega tra l’altro dfi aver chiarito ai lavoratori Astea le motivazioni della sentenza “dapprima da interpretare prima di eseguire. – sottolinea . Se Vivaservizi risolvera’ il problema sollevato dal Consiglio di stato avremo di nuovo uno scenario ben chiaro per portare a compimento quanto già deliberato dall’autorty d’ambito. C’è tutto il tempo per riflettere e fare chiarezza sugli aspetti da modificare, se già nel frattempo tra la sentenza del Tar e del Consiglio di stato non è stato già fatto da parte di Vivaservizi. La sentenza va detto a chiare lettere dichiara legittimo il percorso deliberato tra Astea ed Ecofon. Questo il motivo per il quale dopo numerosi attacchi politici possiamo dire che Comune ed Astea avevano spianato bene la strada all’affidamento in house . So che piomberanno volantini, interviste e riunioni contro il pensiero dell’amministrazione comunale, ma ho dato la mia disponibilità a mostrare tutti I documenti che certificano il nostro buon lavoro”.
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