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Partito Comunista al bando in Polonia,
sit in di solidarietà davanti al consolato

ANCONA - Il prossimo 7 dicembre il governo di Varsavia voterà la proposta di mettere fuori legge il partito, mentre da tempo sono in atto purghe ed attacchi squadristi. Una delegazione locale del Partito comunista italiano è stata ricevuta dalla console onoraria della Polonia, Cristina Gorajski. L'appello del segretario Fosco Giannini: «Chiediamo a tutte le forze comuniste, di sinistra, antifasciste e democratiche italiane di alzare la testa e denunciare il pericolo antidemocratico che proviene oggi dal governo polacco»

Il sit in di solidarietà al Partito Comunista polacco davanti al consolato del Paese ad Ancona

 

“No alla messa fuori legge del partito comunista polacco”. Con questo appello gli esponenti locali del Partito comunista italiano si sono ritrovati ieri mattina (4 dicembre) davanti al consolato polacco di Ancona, in via Montebello, per esprimere solidarietà ai “compagni” polacchi vittime da tempo di purghe e attacchi squadristi da parte del governo di estrema destra del Paese. Venerdì prossimo la proposta di rendere illegale il Partito Comunista polacco sarà votata dal votata dal governo di Varsavia.

Una delegazione dei manifestanti, guidata dal segretario dei comunisti italiani ed ex senatore, Fosco Giannini, è stata ricevuta dalla console Cristina Gorajski. «La Polonia è governata dal 2015 da un governo di estrema destra, che ha ristretto tutti gli spazi di democrazia e libertà − ha spiegato Giannini −. Vi è stato un attacco durissimo contro il Consiglio Superiore della Magistratuta, un attacco volto a sottomettere lo stesso Consiglio al potere governativo; vi è un attacco contro tutti i partiti e le forze dell’opposizione e un tentativo di colpire e chiudere i giornali dell’opposizione; vi è un attacco ai diritti dei lavoratori e un attacco contro il diritto allo sciopero; vi è poi un attacco molto duro contro i diritti delle donne. È in questo contesto che il governo polacco ha lanciato un feroce attacco contro il Partito Comunista Polacco: i dirigenti e i militanti comunisti e comuniste sono presi nelle loro case, minacciati e imprigionati. Gli stessi organi d’informazione del Partito Comunista Polacco sono sotto attacco. L’obiettivo finale del governo è mettere fuori legge il Partito Comunista Polacco e il prossimo 7 dicembre si aprirà l’iter giuridico per rendere illegale il Partito Comunista. Il Partito Comunista Italiano (PCI) ha organizzato in tutta Italia sit-in di protesta e denuncia di fronte a tutti i Consolati Polacchi in Italia. Oggi (ieri, ndr) siamo qui − ha continuato Giannini − di fronte a lei, console onorario della Polonia in Ancona, affinché la nostra denuncia giunga al governo di Varsavia. Siamo qui a portare la solidarietà al Partito Comunista Polacco. Chiediamo a tutte le forze comuniste, di sinistra, antifasciste e democratiche italiane di alzare la testa e denunciare il pericolo antidemocratico che proviene oggi dal governo polacco. E siamo qui anche per chiedere all’Unione Europea di uscire dal suo silenzio, che rischia di diventare sempre più un silenzio complice con le politiche antidemocratiche e repressive del governo polacco».

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